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SYNTH RIDERS – LA NOSTRA RECENSIONE! (2023)

Sviluppato da Kluge Interactive, Synth Riders è un fantastico rythm game che riprende l’idea di Beat Saber e la fa sua in maniera estremamente efficace, con un gameplay molto divertente e tracce audio fantastiche, sia incluse nel gioco base che acquistabili come DLC.

Synth Riders
Synth Riders

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Gameplay Synth Riders

Come preannunciato ad inizio recensione, l’idea di base di Synth Riders è ripresa da Beat Saber, ma il team di sviluppo ha incluso alcuni notevoli cambiamenti che gli permettono di risultare estremamente originale. Uno di questi cambiamenti sono i “binari”, in cui il giocatore dovrà tenere la mano in equilibrio su un binario mentre quelllo si muove sullo schermo. Questo sistema a binari è di gran lunga la migliore soluzione che abbiamo visto in VR per come affrontare le note lunghe. Se il concetto sembra semplice, ciò non significa che sia in alcun modo facile. Sono presenti 3 livelli di difficoltà base, ovvero normale, difficile ed esperto, ma ci sono anche due difficoltà aggiuntive, una estremamente facile e una estremamente dificile.

Synth Riders
Synth Riders

Oltre ai livelli di difficoltà, ci sono tre modalità di gioco in Synth Riders. La prima è la modalità normale, invece nella seconda modalità “Forza” dovrete colpire con violenza le sfere, con i colpi più forti che vi daranno punteggi più alti. La terza modalità è Sfida, che sblocca tutti i vincoli e permette di modificare ogni parametro parametri di livello come la velocità con cui le note arrivano o la presenza di vari ostacoli.

Synth Riders
Synth Riders

Contenuti disponibili

Che scegliate o meno la versione base del gioco, avrete in ogni caso tantissimi contenuti. Acquistando solo la versione standard otterrete 58 brani, con altri 52 brani aggiuntivi disponibili per l’acquisto come DLC. Come se non bastasse, la selezione musicale del gioco base è impressionante. Mentre la maggior parte degli altri rythm game pone una maggiore enfasi su generi come EDM e dubstep, Synth Riders punta più su synthwave, synthpop ed electro-swing. L’elenco dei brani base è vario e, soprattutto, divertente. I pacchetti DLC a pagamento includono anche diverse “Esperienze” che sono più simili a video musicali interattivi e sono molto belli da vedere, ed è possibile acquistare i pack di vari gruppi come gli Offspring, i Muse e i Gorillaz.

Comparto tecnico e grafico

Il comparto tecnico del gioco ci è sembrato di ottima fattura. Su PSVR2 non abbiamo mai riscontrato lag, bug o glitch che potessero in qualche modo influenzare negativamente la nostra esperienza di gioco.

Il comparto grafico del titolo è straordinario. Gli sfondi delle canzoni sono bellissimi e riprendono lo stile cyberpunk e synthwave, con colori molto accesi, mentre le “Esperienze” sono tra le attività più belle in assoluto del mercato VR, peccato che siano tutte disponibili solamente nei DLC pack.

Conclusione e Voto

In conclusione, Synth Riders è un degno rivale di Beat Saber, con meccaniche estremamente divertenti e un comparto stilistico spettacolare. Il gameplay del gioco è di ottima fattura, e tutte le varie modalità e difficoltà lo rendono sia accessibile per i nuovi giocatori VR, sia una grande sfida per i più esperti. La varietà e la qualità dei brani sono di altissima fattura, e le “Esperienze” sono tra le attività VR che più ci ha divertito in assoluto. Se amate i rythm game, allora Synth Riders è un’acquisto obbligatorio, che vi farà divertire per ore e ore.

Storia

Qualità delle tracce audio

Comparto tecnico e grafico

VOTO: 9 / 10

Versione testata: PSVR 2

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E voi avete già giocato a Synth Riders? Fateci sapere la vostra opinione nei commenti!

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