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AHSOKA – ECCO LA NOSTRA RECENSIONE DELLA SETTIMA PUNTATA! (2023)

Ecco la nostra recensione della settima puntata di “Ahsoka“!

Serie che era molto attesa sia dai fan dei prodotti animati, quali “Star Wars: The Clone Wars” e “Star Wars: Rebels“, sia dai fan dei prodotti live action, come per esempio “The Mandalorian“, dove Ahsoka ha fatto il suo debutto nella sua forma live-actionQuesta serie è stata rinominata Star Wars: Rebels 5“, ma la vera domanda è: sarà davvero una quinta stagione per “Rebels”? Le premesse sembrano confermare il tutto, ma solo il tempo ce lo dirà.

Chi ci segue sa già che la recensione sarà divisa in diverse categorie: la parte no-spoilerla parte spoiler, con tanto di analisi della puntata, e infine l’opinione finale con voto.

Ahsoka
Ahsoka

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Recensione No-Spoiler

Il settimo episodio di Ahsoka ha fatto il suo debutto il 27 settembre su Disney+, il titolo dell’episodio è “Sogni e Follia” e alle cure di esso troviamo la mente di Filoni come sempre alla scrittura, e le capacità tecniche di Geeta Patel famosa per aver diretto “The Great”.

Menzione d’onore dovuta agli attori tra cui Rosario Dawson, Natasha Liu Bordizzo e tra i tanti talenti della serie un loda a Ray Stevenson che purtroppo è venuto a mancare recentemente e questa serie non fa che farci rendere conto episodio, dopo ogni episodio, dello straordinario artista che abbiamo perso. Il nuovo arrivato sullo schermo, Eman Esfandi, interprete di Ezra Bridger ci ha dimostrato di poter reggere il ruolo e anzi di interpretare Ezra in maniera eccellente.

Voto: 9.8/10

Ahsoka

Recensione Spoiler

L’episodio inizia su Coruscant dove all’interno di un edificio decorato con diversi simboli della Nuova Repubblica (simboli del Senato). Siamo infatti alla sede della commissione della sorveglianza del Senato, qui vediamo Hera Syndulla sotto processo come enunciato nel V episodio. La commissione di tale processo è formata dalla Cancelliera Mon Mothma, dai senatori Hamato Xiono e Mawood e infine da due generali della Flotta di Difesa, rispettivamente un Sullastano e un Mon Calamari.

Quest’ultimo potrebbe sembrare Ackbar ma è una cosa da escludersi essendo che esso in quel periodo non era affatto un semplice Generale bensì era l’Ammiraglio della Flotta di Difesa, più avanti vedremo avremo uno sguardo generale sulla stanza, in essa ci sono vari personaggi tra cui il il tenente Beyta e il primo ufficiale Hawkins e ovviamente Chopper (ci sono molti altri personaggi nella stanza tra cui un Ishi Tib).

Il processo procede e Xiono procede con l’accusare Hera di non sottostare alle leggi della Nuova Repubblica, Hera dal canto suo dice che il suo compito è quello di proteggere i cittadini della Nuova Repubblica e che era ciò che stava facendo, ribadendo anche con un tono sarcastico che non stava disubbidendo agli ordini della Nuova Repubblica bensì ai suoi.

Xiono accuserà Hera di raccontare falsità essendo che la sua storia con “Jedi, Purgill e altre galassie” sembra proprio una fiaba per bambini (durante la scena del processo possiamo notare uno dei punti più deboli di Filoni ovvero scrivere scene politiche, infatti all’interno del processo ci sono numerose forzature, comprensibile non credere alle parole di Hera ma quest’ultime sono supportate da registrazioni nel caso dei Jedi oscuri come vediamo nel primo episodio e di testimoni oculari a bordo dei tre incrociatori della Nuova Repubblica classe Vesper nel caso dei Purgill).

Fa così il suo ingresso in aula il capitano Carson Teva che ricorda a tutti i presenti le recenti azioni commesse dal Moff Gideon e il conflitto scatenato da quest’ultimo proprio su Mandalore (confermando per altro che la serie si svolge dopo gli avvenimenti di The Book of Boba Fett e The Mandalorian stagione 3). Poco dopo fa il suo ritorno un grande personaggio, ovvero C-3PO (interpretato dallo storico Anthony Daniels).

Ahsoka

Scopriamo che esso sta facendo le veci della Senatrice Leia Organa, la quale rivela di aver autorizzato la missione del Generale Syndulla e che non era al corrente che il Senatore Xiono fosse contrario a tale azione, scopriamo successivamente che Leia è a capo del Consiglio della Difesa (nel Legends tale ruolo era ricoperto dal Senatore Behn-Kihl-Nahm come apprendiamo nel romanzo “Crisi della Flotta Nera”).

Così il problema viene meno e cadono tutte le accuse contro il Generale, la Cancelliera Mon Mothma parlando con Hera in privato rivela che era a conoscenza che Leia avesse autorizzato la missione a posteriori, tuttavia chiede a Hera, con fare preoccupato, se il pericolo che costituisce il ritorno di Thrawn fosse fondato, Hera così dice alla Cancelliera di prepararsi al peggio.

La scena si sposta sul T-6 ancora in viaggio dentro la bocca del Purgill verso Peridea. Dentro la nave vediamo Ahsoka che si allena nella quinta forma di combattimento sfruttando, però, la sua variante Shien insegnatagli proprio dal suo Maestro che farà un’altra apparizione proprio nella scena come ologramma registrato durante le Guerre dei Cloni, (il suo abbigliamento suggerisce il fatto che l’ologramma sia datato ai primi tempi della guerra, anche il suo nominare Asajj Ventress può essere un indizio essendo che essa verrà tradita dal Conte Dooku nei primi tempi della guerra).

Ahsoka

Nella registrazione Anakin incoraggia Ahsoka a seguire il suo istinto e di continuare ad esercitare le sue abilità con la spada. Alla domanda di Huyang Ahsoka spiega che Anakin aveva fatto 20 registrazioni e che questa fosse l’ultima. Alla fine della scena vediamo Ahsoka rimettere via la registrazione in un contenitore (interessante notare come noi abbiamo visto solo due delle venti registrazioni una all’interno di questo episodio e l’altra nella puntata numero 18 della seconda stagione di Rebels).

I Purgill hanno finalmente completato il viaggio e dopo aver visto un dialogo molto divertente tra Ahsoka e Huyang i due si preparano ad uscire dalla bocca della balena iperspaziale, tuttavia essi vengano accolti da delle esplosioni  generate dal campo minato Imperiale messo li proprio contro i Purgill (le mine spaziali di origine Imperiale appaiano nel Canone per la prima volta nella run di Poe Dameron).

I Purgill si mettono in salvo per non ferirsi con le mine lasciando però il T-6 senza copertura, a questo punto Ahsoka e il droide si nascondano nei detriti (citando la scena degli asteroidi vista in Star Wars Episodio V), e verranno inseguiti dai caccia pilotati dai soldati al soldo di Morgan visti nei precedenti episodi. Ahsoka e Huyang riescono a trovare riparo nel campo di detriti (citando nuovamente Episodio V dove Han e gli altri trovano riparo nell’asteroide).

La scena si sposta su Peridea dove Enoch informa Thrawn e Morgan dell’arrivo di Ahsoka Tano, sarà proprio Morgan a consegnare a Thrawn il database contenente tutti i dati della Togruta, e quest’ultimo rimarrà infatti sorpreso a scoprire che il maestro di Ahsoka è proprio Anakin Skywalker.

Ahsoka

Esso infatti aveva già incontrato il Jedi come vediamo in “Star Wars: Thrawn Alleanze” e nel medesimo romanzo era riuscito a capire a seguito di una collaborazione con esso l’identità di Darth Vader, (possiamo notare la mano astuta di Zahn dietro questa scena, infatti nel romanzo “Alleanze” Ahsoka verrà nominata da Anakin e Padmé “la Padawan”, tuttavia queste due frasi vengono pronunciate in due momenti differenti non dando a Thrawn la possibilità di ricollegare il nome di Ahsoka al ruolo di Padawan di Anakin).

Dopo aver acquisito tali informazioni Thrawn ordina il ritiro immediato dei caccia, non mancherà il disappunto di Morgan che non comprende la decisione presa dal Chiss, ma sarà proprio quest’ultimo a togliere ogni dubbio alla strega dicendo che nel caso Ahsoka fosse simile al suo maestro sarà senz’altro pericolosa e imprevedibile, Thrawn quindi preferisce aspettare e vedere quale mossa compie la Togruta.

La scena si sposta su Ezra e Sabine in viaggio insieme ai Noti utilizzando le loro case guscio, Ezra apprenderà tutti gli avvenimenti successi dalla sua scomparsa, Sabine infatti racconta la caduta dell’Impero parlando della battaglia di Endor (anche se come vediamo sia nella trilogia di romanzi “Star Wars: Aftermath” e anche nel videogioco “Star Wars: Battlefront 2”, la battaglia che pose fine all’impero fù la battaglia di Jakku combattuta nel 5 ABY).

Sabine farà una simpatica citazione anche agli eventi di episodio IX quando Ezra chiederà se l’Imperatore è morto, lei risponderà “così dicono”, Sabine dirà anche che Zeb sta addestrando le nuove reclute e Hera comanda una flotta facendo rimanere Ezra di sasso, in questo dialogo però non farà menzione di Jacen Syndulla il figlio di Kanan, cosa che personalmente mi ha lasciato un po’ sbigottito.

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Ma la patata bollente arriva quando Ezra domanda alla Mandaloriana il modo in cui è riuscita a trovarlo, e così essa tergiversa e risponde con un generico è complicato, continua il discorso dicendo che Ahsoka l’ha presa come sua apprendista facendo rimanere sorpreso Erza ma qualche istante dopo si ricorda il periodo in cui Sabine si addestrava con lui e Kanan come visto nella terza stagione di Star Wars Rebels.

Ezra chiederà anche di Ahsoka e la risposta di Sabine sarà la medesima essendo che Sabine pensa che la sua maestra sia morta contro Baylan Skoll ancora alla fine del IV episodio.

La scena torna alla fortezza di Thrawn dove quest’ultimo chiede aiuto alle Madri per rintracciare Ahsoka all’interno dei detriti di ossa di Purgill, la scena avrà un parallelismo infatti nel mentre che le Grandi Madri tentano di trovare Ahsoka quest’ultima tenterà di connettersi con Sabine attraverso la Forza (citazione alla scena vista in Episodio V in cui Luke e Leia si percepiscono su Bespin tramite la Forza).

Nello stesso momento in cui le Grandi Madri trovano Ahsoka, essa riesce a connettersi e rintracciare Sabine. Per ordine di Thrawn, Enoch apre il fuoco con i Turbo Blaster dell’occhio di Sion contro Ahsoka, la quale riesce a scappare e a dirigersi da Sabine. Questo come sappiamo era tutto un piano di Thrawn che sapeva che la maestra si sarebbe diretta verso la sua apprendista, infatti il Grande Ammiraglio aveva fatto allontanare Sabine dalla Chimaera di proposito come visto precedentemente nel 6° episodio, Thrawn successivamente fa lanciare i caccia contro il T-6 in modo da rallentare ancora di più Ahsoka e il resto, così da fargli perdere tempo e completare il trasferimento delle tombe.

Ahsoka

L’attenzione si sposta su Baylan e Shin. Bayaln con fare quasi sarcastico dice alla sua apprendista di contattare Thrawn e di uccidere Ezra e Sabine, prendendo così il posto che vuole nel nuovo Impero che verrà. Skoll d’altro canto vuole percorrere la sua strada e percepisce che Shin ha uno scopo diverso dal suo, preferendo il potere momentaneo, per citare le parole di Baylan nella scorsa puntata, quest’ultimo lascia la sua apprendista con un ultima preziosa lezione “è l’impazienza della vittoria che garantisce la sconfitta”, lezione che anche Obi-Wan Kenobi impartisce al suo Padawan come vediamo nei flashback nella serie “Obi-Wan Kenobi”.

Dopo questo momento emozionante Shin e i predoni si gettano all’attacco con il supporto di Thrawn che decide di mandare due cannoniere con due squadre di Night Trooper, la fuga dei Noti non sta andando bene e così Ezra ordina a tutti di mettersi in cerchio preparandosi a lottare.

Nel frattempo Ahsoka si getta dal T-6 nel mentre che Huyang porta lontano i caccia nemici, sarà qui che Ahsoka si trova davanti nuovamente Baylan Skoll. I due iniziano a combattere ma l’approccio di Ahsoka è totalmente cambiato rispetto al loro precedente scontro avvenuto nel 4 episodio della serie, infatti essa dopo il suo incontro con Anakin è cambiata, e questo cambiamento si rispecchia anche sul suo stile di combattimento che risulta più leggero e agile. Rispetto al precedente combattimento è Ahsoka ad avere la meglio e nella scena si può notare come Baylan risulti nervoso da ciò, ma la Togruta non ucciderà l’ex Jedi bensì tramite un diversivo creato da Huyang lascerà lo scontro rubando l’Howler a Baylan.

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Nel frattempo avviene lo scontro tra i predoni, Shin, Ezra e Sabine. Quest’ultima tenterà di ridare la spada ad Ezra ma esso le ricorda di avergliela regalata (come vediamo alla fine della quarta stagione di Rebels) dicendo anche che di non aver bisogno né di blaster, né di spade laser, ma solo della Forza dimostrando così di aver abbracciato a pieno la filosofia Jedi incentrata sulla difesa e non sull’attacco.

Lo stile di combattimento di Ezra è una diramazione del Teras Kasi, con la variante di essere meno violento e più incentrato alla difesa. In seguito lo vediamo utilizzare un’abilità particolare che permette di deflettere i colpi di energia che provengono da spada laser o blaster che sia, non è la prima volta che vediamo un’abilità del genere, infatti viene utilizzata anche da Darth Vader durante lo scontro con Reva nella serie di Obi-Wan o da Yoda per deflettere i fulmini di Palpatine (nel Legends questa tecnica fa parte del gruppo chiamato Tutaminis che racchiude tutte le abilità che utilizzano l’assorbimento o lo spargimento di energia).

Dopo la sconfitta dei predoni le cannoniere atterrano, schierando così i Night Troopers che circondano Erza e Sabine. La situazione è monitorata da Thrawn attraverso i droidi da pattuglia IMG-099 MARK IV. Erza riuscirà a prendere tempo in maniera molto comica fino all’arrivo di Ahsoka che riesce a disarmare Shin con facilità ribaltando le sorti della battaglia, questo avviene sotto l’attento sguardo di Thrawn che si era reso conto che Baylan Skoll non era presente in essa.

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La cosa più bella di questa sequenza è vedere Thrawn che elogia i suoi avversari (un ulteriore segno della presenza della mano di Zahn). Thrawn paragona i protagonisti ai Jedi di un tempo richiamando poi le cannoniere, Morgan rimarrà esterrefatta quando Thrawn festeggierà vittoria essendo che la battaglia appena conclusa non sembrava ai suoi occhi una vittoria. Thrawn come ormai d’abitudine amplia la visione di Morgan facendo notare che nel mentre che il nemico perdeva tempo il carico era quasi del tutto trasbordato, e che Ahsoka Tano aveva perso l’unica cosa che le dava un vantaggio, ovvero il tempo.

Shin si ritrova da sola contro tre, ma Ahsoka con un’azione degna del miglior cavaliere Jedi tende una mano verso Shin invitandola a deporre l’arma e a lasciarsi aiutare. Shin è visibilmente pensierosa, ma dopo alcuni secondi si volta e scappa via, Ahsoka ferma con un gesto della mano Sabine che voleva inseguirla. Sabine e Ahsoka finalmente sono riunite e quest’ultima dopo tutto quello che è successo semplicemente sorride a Sabine, (atto che accentua ancora di più il suo cambiamento). Ahsoka poi si gira verso Ezra abbracciandolo in una scena molto emozionante.

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Opinione finale con voto

Questo episodio è stato senza dubbio ricco di emozioni, azione e divertimento con momenti davvero toccanti. La regia continua ad essere a livelli davvero alti e la scrittura di Filoni continua a sorprendere seppur con qualche strascico come visto nella scena del tribunale, questo ovviamente non intacca l’episodio nella sua interezza che resta comunque un episodio eccellente in una serie che non ha finora un episodio deludente.

Voto: 9.8/10

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