HARLEY QUINN – QUAL È IL FUMETTO MIGLIORE TRA “HARLEEN” E “MAD LOVE”? (2023)

Harley Quinn è un personaggio che, sin dalla sua genesi nella serie degli anni ’90 “Batman: The Animated Series“, ha sempre affascinato molteplici generazioni. Con il suo fare sfrontato, i suoi bellissimi costumi dai colori sgargianti e la sua bellezza ha incantato sia gli spettatori televisivi e cinematografici sia i lettori di fumetti, diventando uno dei personaggi più amati della cultura pop.

Nel corso della sua storia editoriale, Harley Quinn è stata protagonista di svariate storie di buono, e a volte anche alto, livello. Le due più conosciute, e forse anche migliori, sono “Harleen“ di Stjepan Šejić (qui vi lascio la nostra recensione) e “Harley Quinn Mad Love“ di Paul Dini e Bruce Timm, che presentano due versioni leggermente diverse della genesi del personaggio. Saranno proprio questi ultimi due i fumetti che andremo a confrontare in questo articolo!

Le due storie a confronto

Pubblicato nel 1994 in seguito al grande successo della serie TV animata “Batman: The Animated Series“, “Mad Love“ è il fumetto che tutt’oggi contiene le origini fumettistiche canoniche, cioè quelle prese in considerazione nelle storie della continuity attuale, di Harley Quinn. A realizzarlo sono stati gli stessi autori che hanno plasmato, dato vita al personaggio – comparso per la prima volta nello show menzionato poco sopra: Paul Dini ai testi e Bruce Timm ai disegni.

Uscito nel 2020 sotto la dicitura Black Label, “Harleen“, realizzato interamente dall’autore e disegnatore croato Stjepan Šejić, propone una rivisitazione proprio delle origini pensate da Dini e Timm. Sfortunatamente, però, questo fumetto non è ambientato su Terra-0, quindi i fatti narrati non prendono posto nella continuity principale della DC Comics.

Entrambe le storie sono sicuramente qualitative e consigliate, soprattutto per chi vuole e deve ancora approcciarsi all’editoria di Harley Quinn; tuttavia, sono allo stesso tempo molto diverse. “Mad Love“ è breve, incalzante, divertente e scanzonato, caratterizzato da un ritmo che definirei frenetico. Insomma, non annoia mai. Ciononostante, la pochezza delle pagine non permette a Dini di approfondire molti aspetti, il che è comprensibile, siccome una grande mole di elementi è contenuta nella serie TV. Al contrario, Šejić crea un’opera simile per ritmo ma decisamente più lunga; questo si riflette poi nella narrazione delle vicende, più “completa” rispetto a quella di Dini, che punta maggiormente sulla psicologia e sull’introspezione dei personaggi.

Entrambi trattano in modo estremamente diverso anche il concetto di amore e il rapporto tra Joker e Harley. Nelle vicende raccontate da Dini e disegnate da Timm, si riflette molto sulla tossicità della relazione e, per certi versi, anche in minima parte sulla violenza di genere, rendendo la storia molto più reale. A ogni modo, non mi ha convinto totalmente il modo in cui Dini ha trattato “l’innamoramento”.

Invece, in “Harleen“ l’amore viene visto e trattato come un sentimento più nobile e complesso che può elevare due persone, difficile da comprendere e quindi secondo un aspetto più “romantico”, se vogliamo, che fa sperare al lettore per il lieto fine. Tuttavia, anche Šejić torna alla triste realtà sul finire del fumetto. Per tali ragioni, sotto questo aspetto ho trovato leggermente migliore la versione più recente.

I lati tecnici a confronto (disegni e scrittura)

Anche per quanto riguarda il lato tecnico le due opere sono abbastanza simili. Entrambe le sceneggiature sono ottime e raccontano bene le rispettive storie. “Harleen“, rispetto a “Mad Love“, pecca leggermente in alcune situazioni a causa di ripetizioni e/o balloon disposti in malo modo; qui, forse, Dini ha potuto sfruttare la maggiore esperienza pratica.

In ogni caso, Šejić si rifà completamente con le sue stupefacenti tavole, in cui gioca con la luce e con un tratto assai dolce e morbido, facendole risaltare con dei colori caldi e splendenti, creando una simbiosi perfetta con la narrazione. Pure i disegni di Bruce Timm sono molto belli, ma il suo stile fortemente cartoonesco rischia di diventare stopposo dopo parte del racconto e di allontanarsi un po’ dai dialoghi scritti dall’amico.

Quindi, possiamo considerare una sorta di pareggio dal punto di vista prettamente tecnico, siccome è alquanto elevato in entrambe le opere, realizzate con molta cura e passione.

Qual è la storia migliore su Harley Quinn?

In conclusione, a mio parere, per quanto detto in merito alla storia, alla scrittura e ai disegni, il fumetto migliore sul personaggio di Harley Quinn è “Harleen“ di Stjepan Šejić. Ciononostante, l’altro contendente non fa schifo, però non raggiunge il livello dell’opera vincitrice, che ha il pregio di aver messo in scena una Harleen Quinzel/Harley Quinn come nessun altro.

Noi, come sempre, se non l’aveste ancora fatto, vi invitiamo a leggere entrambi i prodotti per farvi una vostra opinione personale.

E voi, cosa ne pensate? Concordate con questo confronto? Fatecelo sapere qui sotto con un commento!