Star Wars: The Bad Batch Stagione 3 – Ecco la nostra recensione della prima puntata! (2024)

Mercoledì 21 febbraio ha fatto il suo debutto la terza stagione della serie animata Star Wars: The Bad Batch riportando su schermo le avventure della Clone Force 99 in un contesto galattico in cui l’Impero sta solidificando il proprio potere.

Chi ci segue sa già che la recensione sarà divisa in diverse categorie: la parte no-spoiler, la parte spoiler, con tanto di analisi della puntata, e infine l’opinione finale con voto.

Recensione No-Spoiler

Il primo episodio ha una durata complessiva di 33 minuti (crediti iniziali e finali inclusi) e il tema principale di esso è la prigionia di Omega e Crosshair, tema trattato con la giusta malinconia e cupezza. Le vicende del primo prendono interamente luogo sul pianeta Wayland e più precisamente all’interno del laboratorio scientifico situato sul monte Tantiss, nelle freddi pareti del laboratorio l’antagonista della stagione il dottor Hemlock e la sua assistente Emerie Karr conducono spregevoli esperimenti sui Cloni. Ovviamente dietro a tali esperimenti vi è un solido obiettivo voluto niente meno che dallo stesso Imperatore in persona.

La trama promettente è sicuramente supportata da un’animazione impeccabile, scorrevole e ottimamente realizzata facendo un ulteriore salto di qualità rispetto alle precedenti stagioni della serie.

Voto: 8/10

Recensione Spoiler Star Wars: The Bad Batch – Prima Puntata

Il primo episodio inizia mostrandoci l’arrivo di una navetta classe Nu su Wayland in direzione della base situata sul monte Tantis nella quale possiamo trovare al blocco delle comunicazioni due ufficiali con indosso gli abiti degli ingegneri imperiali i quali tuttavia presentano una particolare variazione di colore, esse infatti non sono di colore nero come i classici ingegneri che abbiamo visto a bordo della Morte Nera per esempio ma di colore grigio colore dedicato agli ingegneri a lavoro su progetti ancora in sperimentazione.

La navetta classe Nu tuttavia non approderà mai alla base poiché a seguito di un cortocircuito provocato dal colpo di un fulmine la nave si schianterà al suolo lasciando i soldati TK a bordo di essa soli nella giungla del pianeta, le truppe superstiti sono terribilmente spaventate poiché neanche i mastini lurca (questo è il nome della nuova razza di predatori) potrebbero sopravvivere così lontani dalla base e dunque alla mercè delle bestie feroci.

Uno dei soldati contatta Hemlock il quale tuttavia non è disposto a inviare soccorsi al gruppo di uomini condannandoli così a una morte atroce, è curioso notare che a fianco del dottore in questa scena altro non vi è se non il clone commando Scorch ex membro della squadra Delta la stessa del celebre videogioco “Star Wars: Republic Commando“.

Dopo un inizio incentrato prevalentemente su soldati e membri dell’Impero ecco che la scena si sposta su Omega la quale guarda con fare malinconico il panorama di Wayland dalla sua finestra. La ragazza è vestita con gli stessi abiti indossati dai clonatori di Kamino, infatti a indossare questi abiti non è solo Omega ma anche la sua supervisora nonché sorella Emire Karr.

Omega è obbligata a collaborare e aiuta Emire a compiere esperimenti sui cloni prigionieri della struttura. Ad assistere Omega e la scienziata vi sono diversi droidi tra cui una variante del droide AZI-3  che proprio come il resto di essi si occupa di sperimentare e prelevare campioni dai cloni.

I campioni che vengono prelevati altro non sono che campioni di sangue prelevati ad ogni clone prigioniero nella struttura tra i quali vi è anche Crosshair che come possiamo notare sembra non passarsela benissimo, durante i prelievi Omega e Emire hanno modo di parlare e il tema della conversazione si sposta sul passato di quest’ultima la quale rivela di essere stata assegnata ad altre mansioni durante la Guerra dei Cloni e dunque per questo non presente su Kamino.

Omega dopo aver raccolto il contenitore di tutte le fiale di sangue si dirige verso il laboratorio di Nala Se, il quale ricorda vagamente il suo precedente laboratorio su Kamino andato distrutto dopo gli eventi del finale della prima stagione. Nale Se analizza il sangue consegnatogli da Omega ma, appena scopre che anch’essa ha subito un prelievo, si sbarazza immediatamente del suo sangue.

Non tarderà nemmeno la risposta alla domanda del perché stanno raccogliendo così tanti campioni infatti come scopriamo poco dopo l’Impero sta cercando di replicare i geni che contengono il valore-M ovvero un valore riconducibili ai Midichlorian, tale scopo è ovviamente collegato al progetto Negromante tanto bramato dall’Imperatore Palpatine il quale stava ancora cercando un modo di poter clonare il suo corpo creandone uno nuovo abbastanza potente da poter contenere la sua potente anima, parleremo di certo in futuro in maniera più approfondita sia del progetto Negromante sia dei Midichlorian.

A fine della scena vediamo il dottor Hemlock interrompere la conversazione tra Omega e Nala Se portando poi quest’ultima all’ingresso di un caveau pesantemente sorvegliato concludendo così la sequenza. La sequenza successiva si concentra nelle stalle dedicate ai lurca ovvero le creature nominate a inizio episodio, questi mastini hanno il compito di sorvegliare il perimetro della base impedendo così a bestie e visitatori indesiderati di avvicinarsi ad essa.

A guardia di essi vi è posto un droide di sicurezza imperiale munito di un bastone shock del quale ne fa uso indiscriminato cosa che come vedremo in seguito disturberà Omega, proprio quest’ultima si reca spesso a dar da mangiare alle bestiole e per altro si è affezionata ad una di esse il quale nome è Batcher.

La fine della sequenza si sposta nella parte di detenzione della struttura dove vengono trattenuti i cloni sottoposti alle angherie dell’Impero e tra i quali come detto e visto in precedenza vi è anche Crosshair, esso porta sulla pelle (come tutti i cloni rinchiusi) i danni subiti dalle sperimentazioni e nel caso specifico di Crosshair tale danno si manifesta in un tremolio alla mano, quest’ultimo intrattiene anche una discussione con Omega ribadendogli che dovrebbe trovare un modo di scappare e che non dovrebbe fidarsi di tutti i cloni partendo proprio da Emire Karr.

La puntata continua mostrandoci Omega nella sua cella prendere dal suo cestino un pupazzo assemblato con la paglia presa nelle stalle in segreto con l’intento di replicare Lula ovvero la bambola che l’attende a bordo della Marauder, la scena successiva presenta un salto temporale confermato da due fattori: il primo è sicuramente la crescita dei capelli di Omega la quale adesso porta la coda, e la seconda conferma ci viene data dai segni sul muro che rappresentano il tempo passato in prigionia ed esso è quantificabile in diversi mesi.

La giornata di Omega viene presentata con una disturbante monotonia con la quale la ragazza ormai ha imparato a convivere, nessun elemento della giornata sembra cambiare nemmeno la consegna del sangue a Nala Se con la conseguente distruzione del sangue di Omega.

Quest’ultima si reca come sempre nella sua giornata alle stalle ma ad attenderla troverà Batcher con una ferita alla gamba che gli costerà la terminazione se non guarita in tempo, per questo Omega è ancora più determinata a scappare e si reca da Crosshair il quale ricorda alla ragazza quale deve essere il suo obiettivo principale ovvero la fuga consigliando anche di dimenticare sia il mastino sia lui stesso, Omega torna nella sua stanza ma poco dopo verrà sorpresa da una ispezione a sorpresa nella quale le verrà portata via la bambola proprio da Emire che ricorda a Omega che secondo il regolamento è severamente vietato avere oggetti personali.

Le sequenze finali ritornano su Nala Se e Hemlock i quali discutono sul successo del processo di trasferimento del valore M che non sembra rispettare le aspettative diminuendo le quantità di quest’ultimo al posto di aumentare nell’individuo che tuttavia come lasciano sovrintendere possiede già un alto quantitativo di valore M. La scena finale si svolge nelle stalle dove Omega andata a trovare la sua amica scopre che nonostante fosse guarita essa andrà in contro alla terminazione in ogni caso essendo che per colpa della ragazza la creatura ormai era incline all’addomesticamento e quindi considerata debole.

Omega si oppone al droide di sicurezza distruggendolo e facendo in seguito fuggire Batcher ma oramai il droide era riuscito a lanciare l’allarme ed è così che Emire e il dottor Hemlock sopraggiungono nelle stalle, quest’ultimo spiega alla ragazza che il mastino non sarebbe riuscito a sopravvivere nella giungla e che dunque l’abbia condannato a una morta dolorosa.

Durante la spiegazione tuttavia Hemlock parla di una nave schiantata nella foresta (quella vista a inizio episodio) dettaglio che Omega saprà sfruttare, la discussione tra i due finisce con Omega che rimembra a Hemlock quanto lei sia importante per far collaborare Nala Se e che dunque non poteva fargli niente venendo poi scortata nella sua stanza da Emire ma non prima che Hemlock minacciasse ripercussioni su Crosshair in caso di disobbedienza di Omega. Emire nell’ultima sequenza sembra dispiaciuta tanto al punto da riportare la bambola di Omega nella sua stanza e come ultima scena ci viene mostrata Batcher libera e sana ululare nella giungla.

Opinione finale con voto

Finisce così il primo episodio di Star wars – The Bad Batch stagione 3 la quale parte con un ritmo e un tema appropriato trasposti anche e soprattutto dalle emozioni dei personaggi e dall’ambiente circostante. Nota di merito va alla direzione artistica e al comparto di animazione che risulta impeccabile con un notevole passo avanti rispetto ai precedenti prodotti animati. Insomma la stagione parte molto meglio rispetto alle precedenti due stagioni auspicando una stagione davvero ottima.

Voto: 8/10

Che cosa ne pensate? A voi è piaciuta la puntata di Star Wars – The Bad Batch?