Star Wars: The Bad Batch Stagione 3 – Ecco la nostra recensione dell’ottava puntata! (2024)

L’ottavo episodio della terza stagione di Star Wars: The Bad Batch, intitolato “Territorio Ostile”, si distanzia un po’ dalla frenesia della trama principale, facendo comunque da collante essenziale per le vicende della prossima puntata.

Chi ci segue sa già che la recensione sarà divisa in diverse categorie: la parte spoiler, con tanto di analisi della puntata, e infine l’opinione finale con voto.

Recensione Spoiler Star Wars: The Bad Batch – Ottava Puntata

L’ottavo episodio apre le sue vicende su Pabu a bordo della Marauder, dove Omega aspetta con preoccupazione una comunicazione da Echo, che ormai insieme a Rex avevano lasciato la Clone Force 99 da qualche tempo. La ragazza è molto ansiosa di rendersi utile nella battaglia per la liberazione dei cloni su Tantiss, ma il suo entusiasmo viene frenato da Hunter e Crosshair, che ricordano alla ragazza di essere un bersaglio chiave dell’Impero e dunque, almeno finché non ne avessero saputo di più sul Valore-M e sul motivo dell’importanza della fanciulla.

A spezzare l’attesa ci pensa la chiamata di Phee Genoa, la quale era riuscita a raccogliere alcune informazioni riguardanti il Valore-M, apprendendo che numerosi cacciatori di taglie sono sulle tracce di individui con alto Valore-M. Questa, per noi, non è certo una novità; infatti, come abbiamo visto in The Clone Wars, un cacciatore di taglie, più precisamente Cad Bane, era stato assunto da Palpatine per rapire bambini sensibili alla Forza. Omega propone un’idea che non piace per nulla a nessun membro della squadra, ovvero propone di contattare Fennec Shand che non troppo tempo fa aveva provato a rapire Omega.

A fine sequenza, dopo che Hunter aveva notato il tremolio alla mano di Crosshair, chiede ad Omega di convincere il cecchino a farsi controllare la mano. Hunter e la squadra dunque sono costretti a contattare Fennec, ma per precauzione decide di portarsi solo Wrecker con sé, lasciando Omega su Pabu con Crosshair. Hunter e Wrecker raggiungono una stazione spaziale orbitante intorno al pianeta Suria. Essi entrano in un salone con tutte le spiacevoli caratteristiche a cui l’universo di Star Wars ci ha abituati. In esso, infatti, troviamo la qualunque, tra droidi di vario tipo come Box e numerose specie aliene, per esempio i famosissimi Rodiani.

Proprio con uno di essi, Fennec sta stringendo un affare che verrà bruscamente interrotto da Hunter e Wrecker che, non perdendosi in chiacchiere inutili, domandano subito riguardo il Valore-M a Fennec. La cacciatrice di taglie, da prima sorpresa da tale richiesta, dice che una risposta a ciò costerà parecchio, essendo essa un’informazione davvero preziosa. Ovviamente, né Hunter né Wrecker hanno un’elevata somma di denaro e, capito ciò, Fennec propone un metodo di pagamento alternativo. I due cloni avrebbero dovuto lavorare per lei, così per una missione che altrimenti non sarebbe riuscita a portare a termine da sola.

Le abilità da mastino di Hunter e la familiarità con gli esplosivi di Wrecker risultavano essenziali, secondo Fennec, per compiere il lavoro, che altro non è che un recupero di una taglia particolarmente ostica. La scena si sposta su Pabu, dove la mano di Crosshair sta venendo esaminata da Azi-3, che però non rivela nessun danno fisico, suggerendo che il problema potrebbe essere causato da un forte evento traumatico. Da prima, Crosshair è riluttante a farsi aiutare, ma successivamente asseconda Omega che aveva un’idea in mente su come aiutare l’amico.

L’episodio riporta l’attenzione su Hunter, Wrecker e Fennec, i quali si trovano a bordo dell’astronave di quest’ultima e sarà ancora lei a rilevare l’obiettivo della missione, il cui nome è Sylar Saris, personaggio totalmente inedito facente parte di una specie inedita che riprende alcune caratteristiche dei Yam’rii, specie che nel canone è tristemente ricordata per la guerra contro i Kaleesh, ovvero la specie del Generale Grievous.

I protagonisti giungono sul pianeta, il quale si prospetta tossico e paludoso e, a conferma di ciò, poco dopo, Fennec suggerisce ai cloni di non togliere mai l’elmo, essendo l’aria del pianeta tossica per gli umani. Dopo aver affittato una barca, Fennec e i due cloni si mettono in viaggio verso l’obiettivo, parlando durante il percorso. Ovviamente, Fennec, spinta dalla curiosità, chiede il perché i due cloni fossero disposti a tanto pur di proteggere la ragazzina e, dopo una sgarbata risposta dai due, ricorda e sottolinea che Omega non le è mai sfuggita, ma bensì i Kaminoani avevano annullato la taglia.

Dopo essersi liberati di mine e bestie locali durante il percorso, i protagonisti giungono al nascondiglio del bersaglio e, dopo qualche istante di ricerca, il tutto culmina in uno scontro, in cui il bersaglio con violenza sgomina i due cloni, venendo in seguito fermato da Fennec. La scena torna su Pabu, dove Omega insegna a Crosshair una tecnica di meditazione appresa tempo addietro dal suo amico jedi Gungi, come vediamo nella seconda stagione della serie.

Come sappiamo e abbiamo visto in numerose opere, la meditazione era una tecnica che mirava al raggiungimento di una pace fisica e mentale e, tra i molti, la vediamo utilizzare proprio da Luke Skywalker in Episodio 8 prima di unirsi in maniera definitiva alla Forza. L’attenzione torna su Hunter e Wrecker che, una volta ritornati alla stazione spaziale, apprendono da Fennec che essa non aveva ancora l’informazione promessa con sé, ma che l’avrebbe avuta appena possibile. Poco dopo, infatti, la vediamo contattare una figura misteriosa a cui dice: “Ti mando ciò che ho, di certo riuscirai a rintracciarli senza problemi”.

Opinione finale con voto

Si conclude così l’ottavo episodio della stagione che, seppur più distaccato dalla trama principale, non è per questo meno importante, gettando anzi le basi per il prossimo episodio che si prospetta essere uno dei più importanti visti finora.

Voto: 8/10

Che cosa ne pensate? A voi è piaciuta la puntata di Star Wars – The Bad Batch?