AHSOKA – ECCO LA NOSTRA RECENSIONE DELLA QUARTA PUNTATA! (2023)
Ecco la nostra recensione della quarta puntata di “Ahsoka”!
Serie che era molto attesa sia dai fan dei prodotti animati, quali “Star Wars: The Clone Wars” e “Star Wars: Rebels“, sia dai fan dei prodotti live action, come per esempio “The Mandalorian“, dove Ahsoka ha fatto il suo debutto nella sua forma live-action. Questa serie è stata rinominata “Star Wars: Rebels 5“, ma la vera domanda è: sarà davvero una quinta stagione per “Rebels”? Le premesse sembrano confermare il tutto, ma solo il tempo ce lo dirà.
Chi ci segue sa già che la recensione sarà divisa in diverse categorie: la parte no-spoiler, la parte spoiler, con tanto di analisi della puntata, e infine l’opinione finale con voto.
Recensione No-Spoiler
L’episodio uscito il 6 Settembre su Disney+ scritto da Dave Filoni e diretto da Peter Ramsay (regista del recente Spider-Man: into the Spider-Verse), è con certezza il miglior episodio della serie, ricco di azione, colpi di scena, dialoghi incredibili e molto altro. La regia di questo episodio è ottima, la coreografia dei combattimenti quanto più simile a quella vista nella trilogia Prequel, effetti speciali ottimi e incredibili risvolti di trama insomma, questa serie si sta consolidando come uno dei migliori prodotti di Star Wars.
Voto: 10/10
Recensione Spoiler
Dopo le vicende viste nel terzo episodio della serie Ahsoka, Sabine e Huyang sono ancora bloccati su Seatos, mentre Huyang tenta di riparare la nave Sabine prova a mettersi in contatto con la Home One e con Hera senza però avere fortuna.
A seguito di questa scena troviamo un dialogo fondamentale tra Sabine e Ahsoka, quest’ultima infatti rivela la sua intenzione di distruggere la mappa (essendo che il nemico ha già tutti i mezzi per raggiungere la destinazione) sacrificando così la possibilità di salvare Ezra per un bene superiore, durante il dialogo Ahsoka definisce Thrawn come L’erede dell’Impero, citando chiaramente l’opera di Timothy Zahn pubblicata nel 1991.
La scena si sposta sulle rovine del pianeta dove Shin avvisa Baylan che le protagoniste sono state localizzate a 10 Klick di distanza (unità che corrisponde al Chilometro), Baylan invia Shin e Marrok a rallentare le due (dimostrando così di avere grande fiducia nella sua apprendista).
Torniamo quindi sul T-6 di Ahsoka in cui vediamo Sabine prepararsi per la missione mostrando non solo l’armatura Mandaloriana ma anche i suoi due iconici Blaster WESTAR-35 (arma di fattura Mandaloriana utilizzata proprio da quest’ultimi come vediamo in Star Wars Clone Wars,Rebels e The Mandalorian).
Ahsoka riprende il discorso iniziato rimarcando che spesso era necessario prendere scelte che andavano contro i propri sentimenti, mentre stava ultimando le riparazioni Huyang viene attaccato da un droide HK-87, Huyang riesce ad attirare le due fuori dalla nave disattivando volontariamente l’alimentazione di essa facendo così partire uno scontro contro gli scout guard di Morgan, le due sbaragliano facilmente le truppe nemiche e una volta fatto ciò si dirigono alle rovine venendo però interrotte dalle parole emozionanti di Huyang il quale chiede alle due di rimanere unite.
La scena si sposta sulla Flotta di Difesa più precisamente sulla Home One dove vediamo Hera intenta a partire insieme ovviamente a Chopper e Jacen disubbidendo agli ordini ricevuti nello scorso episodio,a provare a dissuadere il generale troviamo il tenente Vic Hawkins ricordando a essa che deve partecipare ad una riunione dello stato maggiore (organo nuovo nella struttura della Nuova Repubblica ma già presente nell’Impero,in quest’ultimo ricopriva il ruolo di responsabile delle azioni militari come ci viene detto nel manuale “Dawn of Rebellion”, libro contenente alcune parti scritte proprio da Dave Filoni).
La scena ci permette di dare uno sguardo anche all’Hangar dove oltre ai vari droidi tra cui i droidi Gonk e ai vari piloti possiamo scrutare un Keteeriano (specie vista per la prima volta in episodio 8), possiamo dare un occhio anche alle navi presenti nell’hangar tra cui la celebre Ghost affiancata da Ala-a e Ala-x, ad affiancare Hera in questa missione troviamo una squadriglia di Ala-x e a bordo di una di essi vi è Carson Teva celebre pilota ribelle presentatoci in The Mandalorian, il quale chiama Hera con il nome di Capo Phoenix (ruolo che Hera ricoprì dalla seconda stagione di Rebels).
Negli altri caccia possiamo trovare Baysee, Mowaat (il rodiano), Jensu e Lender interpretato da Brendan Wayne (nipote di John Wayne interprete di Din Djarin durante le scene di combattimento).
La scena ritorna su Seatos dove vediamo Morgan Elsbeth utilizzare nuovamente la magia delle sorelle della notte per calibrare la mappa e mandare le coordinate ai droidi a bordo dell’occhio di Sion, nella scena vediamo uno scambio di battute tra Morgan e Baylan in cui quest’ultimo ribadisce di aver perso la fede molto tempo fa (facendo un riferimento certo agli eventi della trilogia prequel e a quello che ne consegue),nel mentre Ahsoka e Sabine vengono intercettate da Shin e Marrok facendo così iniziare uno scontro.
Gli scontri sono di ottima qualità, curioso come Ahsoka abbia scelto di affrontare Marrok non con il suo classico stile di combattimento ovvero il Jar’kai (doppia lama) affrontando così quest’ultimo con una lama sola, Marrok tenta di contrastare Ahsoka invano essendo essa nettamente superiore e con una mossa (richiamante la mossa usata da Obi Wan Kenobi in Rebels contro Maul) lo elimina.
Con la sua eliminazione svaniscono anche tutte le teorie assurde e prive di fondamenta venutasi a creare proprio sulla sua identità, scopriamo però che esso era un Inquisitore riportato in vita dalla magia delle sorelle della notte che dopo la sua eliminazione abbandona il suo corpo sgonfiandosi (come successe a Savage Opress dopo la morte in Star Wars the Clone Wars), questo conferma che Morgan Elsbeth è una strega molto potente e probabilmente nei prossimi episodi potremmo vederla all’opera in prima persona.
Mentre Shin e Sabine combattono Ahsoka raggiunge le rovine dove trova Baylan intento a proteggere la mappa, Baylan inizia a parlare con Ahsoka dicendo che Anakin parlava molto bene di lei (facendoci intuire di aver conosciuto il prescelto durante o prima le guerre dei cloni).
Ahsoka tuttavia ribatte dicendo che il suo maestro non lo aveva mai nominato, la conversazione va avanti con Baylan che dice alla Togruta che nell’ordine tutti conoscevano Anakin ma che in pochi hanno visto cosa è diventato (riferendosi a Darth Vader) e chiede se fosse per questo che essa lo ha abbandonato, noi spettatori sappiamo bene che ci sono motivazioni più profonde sulla scelta presa da Ahsoka ma questo discorso rifiorisce un senso di colpa dentro Ahsoka.
Baylan in seguito ci elenca i suoi scopi che come ci dice lui stesso non sono quelli di iniziare una guerra (scopo che a detta sua Thrawn ha) ma giungere a uno scopo superiore il quale per essere raggiunto prima occorre una distruzione, inizia lo scontro tra i due che a livello coreografico è impeccabile, interessante notare anche il cambiamento di stile di combattimento dal duello precedente adattandosi così ad un avversario molto più abile di Marrok, utilizzando però sempre una spada.
La scena si sposta sulle apprendiste che si stanno dando ancora battaglia, durante il duello Sabine tenterà di utilizzare la Forza ma essa è ancora bloccata e non riesce ad utilizzarla, fa uso quindi dei suoi bracciali Mandaloriani (nati durante le guerre tra Jedi e Mandaloriani per contrastare le abilità dei Jedi), la sequenza si risposta su Ahsoka e Baylan, i due si stanno ancora scontando, durante lo scontro possiamo notare in sottofondo una colonna sonora che richiama la cultura Giapponese, infatti lo scontro tra Ahsoka e Baylan non è solo uno scontro a duello ma anche uno scontro di stili (Baylan ha uno stile principalmente medievale e Ahsoka uno stile Panasiatico).
Baylan durante lo scontro utilizzerà la singolarità accennata da Huyang nel secondo episodio della serie, infatti gli attacchi della sua spada diventeranno più pesanti e Ahsoka avrà immensa difficoltà nel parare quest’ultimi, mettendo Ahsoka alle strette sull’orlo di un precipizio.
Shin riesce a giungere alle rovine prima di Sabine e Ahsoka pensando che Shin avesse eliminato la sua apprendista, la scaglia con violenza sul costone di una colonna, poco dopo però giunge anche Sabine che prende la mappa, Ahsoka chiederà alla mandaloriana di distruggerla e qualche momento dopo verrà buttata di sotto dalla scogliera, successivamente Baylan si rivolge a Sabine e con grande percezione nella forza riesce a comprendere le motivazioni e il passato di Sabine, infatti dice di sapere che lei non distruggerà la mappa essendo l’unico modo per riabbracciare Ezra Bridger ovvero l’unica famiglia che gli è rimasta
Questo va a confermare la morte della famiglia di Sabine su Mandalore durante la purga, evento che deve aver segnato il personaggio di Sabine in maniera considerevole, Baylan dice anche che la sua maestra non si era fidata di lei, questa frase porta ancora una volta a galla i dissapori passati tra le due, infatti è possibile che Sabine avesse un brutto presentimento sul ciò che potesse capitare al suo popolo ma evidentemente Ahsoka non le ha dato ascolto facendo morire così Alrich, Ursa e Tristan, tra le vittime della purga probabilmente troviamo anche Fenn Rau.
Baylan continua dicendo che lo scopo di Sabine era riabbracciare Ezra mentre il suo di servire un bene superiore (per la seconda volta ribadisce questo concetto che se ascoltato in lingua originale “Greater Good” è un chiaro riferimento al titolo del secondo romanzo della trilogia ascendenza dedicata a Thrawn, questo potrebbe però essere più di un riferimento andando quindi a anticipare il concetto di bene superiore che contraddistingue Thrawn nei romanzi, infatti esso non vuole ripristinare l’impero o cominciare guerre sanguinose ma preparare la galassia a minacce future molto pericolose).
Sabine si lascia convincere da Baylan e consegna la mappa a quest’ultimo, Shin tenterà dunque di soffocarla con la tecnica chiamata Force choke ma essa verrà interrotta proprio dal suo maestro che intende mantenere la parola data alla Mandaloriana, nel mentre che i calcoli della rotta interstellare sono stati completati Hera e i caccia giungono nel sistema mettendosi poi in contatto con il T-6, sarà Huyang a rispondere alla chiamata il quale comunicherà a Hera la situazione, subito dopo vediamo uno zoom sulla cabina di pilotaggio dello Spettro dove possiamo notare una foto di Kanan Jarrus appoggiata sui comandi della nave.
Nel frattempo l’occhio di sion e dopo che Baylan (il quale ha distrutto la mappa) Shin e Sabine salgono a bordo l’anello parte nell’iperspazio spazzando via Hera e i caccia uccidendo due piloti, lo sguardo di Hera è preoccupato sia per il recente avvenimento sia perché dovrà rendere conto alla nuova repubblica i recenti avvenimenti con le ovvie conseguenze,a concludere la frequenza ci pensa Jacen che pronuncia la frase cardine di Star Wars ovvero “ho un brutto presentimento”.
La scena si sposta su Huyang che con tono quasi disperato chiama invano Sabine e Ahsoka.
Con una transizione degna di nota vediamo Ahsoka che si risveglia nel Mondo tra i Mondi (la singolare dimensione della forza presentata nella quarta stagione di Rebels), luogo che le è familiare infatti essa nel periodo che distanzia episodio 4 a episodio 6 era con tutta probabilità dentro questa dimensione essendo essa rientrata come tramite un portale su Malachor come visto nella quarta stagione di Rebels.
Con un primo piano sulla protagonista possiamo sentire proprio la voce del suo maestro chiamarla dicendo “ciao furbetta” (nomignolo datogli proprio da Anakin durante le guerre dei cloni), Ahsoka si volta e si ritrova davanti proprio il suo maestro vestito come l’ultima volta che lo vide in Star Wars: The Clone Wars stagione 7, esso ha anche la sua Spada Laser attaccata alla cintura (la spada è quella di Anakin e non quella di Vader, questo errore da parte di molti fan è derivato da un gioco di ombre, infatti l’argento della spada riflette il nero del vestito e dell’ambiente facendo così cadere in inganno molte persone).
Egli sorride alla sua apprendista ed essa sbigottita ricambia il sorriso (emozionante rivedere Ahsoka così felice dopo tanto tempo), a chiudere l’episodio purtroppo però è la marcia Imperiale che non lascia presagire nulla di buono, sarà anche curioso capire perchè Anakin dice ad Ahsoka “non mi aspettavo di vederti così presto”.
Il mio parere è che quello che noi vediamo non è altro che una vergenza nella forza (simile a quelle viste su Mortis in The Clone Wars stagione tre e quella vista da Kanan nel tempio Jedi su Lothal nella seconda stagione di Rebels, essendo tutti e tre luoghi in cui la forza ha un alto potere), per me si tratta quindi della forza stessa che assume l’aspetto del maestro di Ahsoka (proprio l’aspetto che aveva l’ultima volta che ha visto Anakin e non Vader) per metterla alla prova, magari Ahsoka finalmente scenderà a patti con i suoi rimorsi (fatti emergere recentemente da Baylan come raccontato prima).
SEGUITECI ANCHE SULLA NOSTRA PAGINA INSTAGRAM PER RIMANERE SEMPRE SUL PEZZO!
Opinione finale con voto
Questa è stata in assoluto la miglior puntata della serie e uno dei migliori prodotti mai avuti nel franchise, a livello registico impeccabile così come a livello di sceneggiatura,ma sopra ogni altra cosa questo episodio ci regala delle emozioni incredibili, Ahsoka è il prodotto seriale live action migliore di Star Wars insieme ad Andor. Bisognerà dunque aspettare mercoledì per guardare la prossima puntata che sicuramente sarà importantissima visto il suo debutto nelle sale Americane (diventando la prima serie TV di Disney+ a uscire al cinema).
Voto: 10/10
SEGUITECI ANCHE SUL NOSTRO PROFILO X , SU CUI PUBBLICHIAMO LE PIÙ IMPORTANTI NOTIZIE DEL MONDO NERD!
Che cosa ne pensate? A voi è piaciuta la puntata?