AHSOKA – ECCO LA NOSTRA RECENSIONE DELLA QUINTA PUNTATA! (2023)
Ecco la nostra recensione della quinta puntata di “Ahsoka”!
Serie che era molto attesa sia dai fan dei prodotti animati, quali “Star Wars: The Clone Wars” e “Star Wars: Rebels“, sia dai fan dei prodotti live action, come per esempio “The Mandalorian“, dove Ahsoka ha fatto il suo debutto nella sua forma live-action. Questa serie è stata rinominata “Star Wars: Rebels 5“, ma la vera domanda è: sarà davvero una quinta stagione per “Rebels”? Le premesse sembrano confermare il tutto, ma solo il tempo ce lo dirà.
La scorsa puntata è stata senza dubbio fonte di delirio su tutti i social media, delirio più che giustificato, ed un stato un carico di emozioni bello pesante.
Chi ci segue sa già che la recensione sarà divisa in diverse categorie: la parte no-spoiler, la parte spoiler, con tanto di analisi della puntata, e infine l’opinione finale con voto.
Recensione No-Spoiler
Finalmente il 13 settembre scorso è uscito il quinto episodio della serie di Ahsoka. Questo quinto episodio diretto e scritto da Dave Filoni è senza alcun dubbio il miglior episodio non solo di Ahsoka, ma di tutte le serie live action del franchise. Questo episodio oltre a essere ottimo sia a livello cinematografico sia a livello di sceneggiatura è anche un’esplosione di emozioni per tutti i fan di Star Wars.
Voto: 10/10
Recensione Spoiler
L’episodio inizia sul pianeta Seatos in cui vediamo Hera atterrare con lo Spettro, e dopo essersi accertata che non vi fosse alcun pericolo vediamo spuntare dalla nave Jacen e Chopper. Hera avvicinandosi alla scogliera trova dietro una colonna Huyang con in mano l’elmo di Sabine e con tono triste ribadisce l’avvertimento dato nel precedente episodio “restate unite” monito che ad oggi assume un significato straziante, aggiungendo a fine del discorso un’esclamazione “non ti danno mai retta”. Egli è probabile che non si riferisca esclusivamente ad Ahsoka e Sabine ma a tutti i cavalieri Jedi che ha servito nei suoi 25.000 mila anni di vita.
Nella scena successiva veniamo nuovamente catapultati in quello che sembra essere il “Mondo Tra i Mondi” in cui Ahsoka ribadisce lo stupore nel vedere Anakin così giovane (infatti esso ha lo stesso aspetto di Star Wars: The Clone Wars stagione 7 e Star Wars Episodio 3).
Anakin inizia il discorso rimembrando ad Ashoka la battaglia appena persa dicendo però che per lei c’è ancora speranza di vita (bisogna tuttavia soffermarci sul significato di vita detto da Anakin, infatti è probabile che esso non si riferisca esclusivamente al mero concetto di sopravvivenza ma che questa affermazione sia una metafora che si rifà al lato chiaro della Forza).
Poco dopo Skywalker attiva la sua spada a lama blu e comincia così lo scontro tra Anakin e la sua ex apprendista. Ahsoka pronuncia una frase “non ti combatterò” allorché Anakin risponde con “questa l’ho già sentita” facendo riferimento alla frase detta da Luke Skywalker in Episodio VI (se fosse così sarebbe la conferma che quello è realmente Anakin), ma potrebbe anche far riferimento allo scontro tra Ahsoka e Vader su Malachor o ancora allo scontro avvenuto su Mortis in cui è lo stesso Anakin a dire ad Ahsoka di non voler combattere contro di lei (se fosse così è probabile che tutto quello che si sta svolgendo in quel momento non sia altro che una vergenza della Forza).
La scena torna alle rovine di Seatos dove Chopper e Hera cercano di localizzare la posizione di Sabine ed Ahsoka, ad interrompere la scena ci pensa Carson Teva che invita Hera a tornare alla basa siccome la Senatrice Organa non potrà coprirli per altro tempo, oltre che emozionante, questa citazione a Leia Organa è una riconferma (come già visto in diverse opere cartacee canoniche) della contrapposizione tra la posizione della cancelliera Mon Mothma e quella di Leia (argomento di scontro le due per esempio è stato la demilitarizzazione della Nuova Repubblica alla quale Leia era fortemente contraria).
Nel frattempo Jacen riesce a percepire qualcosa proveniente dall’oceano, il ragazzo infatti riesce a sentire tra il rumore delle onde il suono dello scontro di spade laser e chiede attenzione e concentrazione alla madre, anch’essa riuscirà a percepire il rumore. È emozionante vedere un Jacen che si approccia alla Forza in maniera genuina e non vincolato da dettami o codici, Carson Teva guarda la scena con aria confusa e sarà proprio Huyang a spiegare a Teva le origini del ragazzo nominando proprio suo padre Kanan Jarrus.
La scena torna su Anakin e Ahsoka che stanno ancora combattendo (interessante notare come Anakin utilizzi la sua classica V forma ovvero il “Djem So“). Ahsoka grazie al suo addestramento in questa forma e in particolar modo nella sua variante Shien (variante in cui si utilizzano due spade) riesce a tener testa ad Anakin. Dopo uno scambio di battute divertenti, Anakin distrugge con un colpo di spada la via del Mondo tra i Mondi facendo ritrovare Ahsoka in mezzo alla Guerra dei Coni con il suo aspetto da giovane.
Qui ovviamente vediamo un cambio di attrice, infatti la scena passa a Ariana Greenblatt (attrice della Gamora bambina in Avengers: Infinity War). Essa nel ruolo calza a pennello, continuando con la scena ci viene mostrato un campo di battaglia che grazie ad alcuni dettagli (presenza di guerrieri Twi’lek possiamo dedurre sia la battaglia di Ryloth, battaglia molto significativa per Ahsoka come vediamo in The Clone Wars stagione 1 episodio 19, infatti fù proprio in questa battaglia che Ahsoka ricevette il comando per la prima volta e proprio sotto il suo comando morirono nell’intento di forzare il blocco Separatista una decina di uomini).
Dalla nebbia della battaglia esce Anakin con indosso la sua mitica armatura da Generale della Repubblica, il quale guiderà la carica contro i droidi Separatisti, è bello vedere anche tutti intorno i Cloni soldato con l’armatura della fase 1, con aggiunte le strisce blu caratteristiche della 50esima legione. Altri dettagli sono le iconiche cannoniere LAAT, i camminatori AT-TE ,i fucili blaster DC-15A e le carabine DC-15S.
Ahsoka (la quale indossa i suoi classici abiti visti in The Clone Wars e ha il suo codino da Padawan fatto di perle di Silka) utilizza la sua prima spada laser a lama verde riportata in live action in maniera magistrale.
Ahsoka è spaesata essendo che essa da adulta si sia ritrovata in mezzo alle Guerre dei Cloni, interessante notare come Anakin inizialmente sembra fare parte del ricordo fino a quando anche esso torna ad uno stato di coscienza generale. Finito lo scontro vediamo Ahsoka stare seduta accanto ad un clone ferito in un campo medico, nell’ambiente circostante vediamo un droide medico 2-1B e nello sfondo possiamo scorgere due combattenti Twi’lek che tengono in mano il famoso fucile A280 (sono loro a suggerire la locazione del flashback, infatti è probabile che essi siano membri della resistenza Twi’lek guidata dal padre di Hera, Cham Syndulla).
Dietro le quinte possiamo scorgere Anakin intento a parlare con il Capitano Rex con indosso la sua armatura fase 1, Anakin avvicinatosi ad Ahsoka chiede a quest’ultima se ci fosse qualcosa che non andava e di tutta risposta Ahsoka dice al suo maestro che se quegli uomini (intendendo i cloni) fossero in quelle condizioni o morti era solo colpa sua essendo essa al comando (ulteriore rimando alle vicende di Ryloth come già accennato prima).
Il cuore della scena però è l’argomento cardine della trilogia prequel, la inesorabile trasformazione dei Jedi da guardiani della pace a soldati. Anakin ribadisce ad Ahsoka che se essa vuole andare avanti deve imparare a combattere e comandare anche se questo può portare alla morte di molte persone, è proprio con questa frase che ci ricolleghiamo all’accusa mossa da Baylan nel quarto episodio della serie in cui esso accusa Ahsoka di avere un retaggio basato su morte e distruzione così come il suo maestro.
Anakin porta all’attenzione di Ahsoka che nel caso non avesse combattuto sarebbe morta facendo riferimento a più sequenze presenti e future (sia dentro il Mondo tra i Mondi e il flashback che fuori). Le abilità di scrittura di Filoni emergono quando esso gioca con l’oscillazione tra la realtà e il flashback, infatti per esempio in un dialogo, Ahsoka dice ad Anakin che in futuro vorrebbe un padawan senza aver alcun ricordo di Sabine mentre nelle sequenze successive riacquisisce una consapevolezza soprattutto quando vede Anakin che lanciatosi alla carica nel fumo della battaglia, si trasforma in Vader.
La scena torna su Seatos dove Hera e i piloti della Nuova Repubblica perlustrano il mare in cerca di tracce, tuttavia la consapevolezza di Hera di aver il dovere di tornare alla base si fa sentire fino a quando parlando con Huyang quest’ultimo le dirà che è proprio per questo che piaceva alla gente, proprio perchè faceva di testa sua.
La conversazione continua spostando il soggetto su Ahsoka e Anakin, quest’ultimo verrà definito da Huyang con il termine “Veemente” e appena nominata questa caratteristica parte un accenno di marcia imperiale in sottofondo, a interrompere la scena ci penserà Chopper che chiederà a Hera di scendere quanto più possibile arrivando a sfiorare l’acqua.
La scena si sposta nuovamente sul flashback il quale è ambientato nell’ultima battaglia combattuta dalla Togruta durante le Guerre dei Cloni, ovvero l’assedio di Mandalore, in queste vicende Ahsoka aveva esattamente 17 anni e l’attrice riesce bene nel far vedere questa crescita rispetto al flashback precedente. Ahsoka ha anche le sue spade laser blu (le lame assunsero quella colorazione essendo custodite da Anakin stesso da quando Ahsoka lasciò l’ordine), anche l’outfit è cambiato diventando gli abiti indossati da Ahsoka durante la settima stagione di Clone Wars.
La sequenza prosegue mostrando Ahsoka e la 332esima compagnia (compagnia nata dalla 501esima) combattere per le strade di Sundari, la capitale Mandaloriana. Ci vengono mostrati i super commando ovvero i soldati fedeli a Maul con un’armatura riportata in maniera perfetta con tanto di jetpack e blaster WESTAR-35.
È proprio la scena di combattimento tra Ahsoka e i Commando a essere perfetta riportando perfettamente il suo stile di combattimento. Poco dopo ci viene mostrato il Comandante Rex (divenuto comandante della 332esima), esso è interpretato da Temuera Morrison e viene riportato in live action in maniera spettacolare e molto fedele a quello che era il suo aspetto in animazione, lo vediamo infatti utilizzare anche le sue iconiche pistole blaster DC-17.
Anakin appare chiedendo ad Ahsoka che battaglia fosse questa (essendo che lui non ne ha mai preso parte, infatti la battaglia di Mandalore prende luogo in concomitanza a quella su Coruscant). Poco dopo Anakin riprende il discorso del retaggio fatto ad Ahsoka dicendo che essa erediterà tutte le sue conoscenze come lui le ha ereditate dal suo e così via. Ahsoka a sentire queste parole si preoccupa essendo che il suo retaggio sarebbe solo morte e distruzione rimarcando la paura di commettere gli stessi errori del suo maestro cadendo così nel lato oscuro.
Anakin rimette Ahsoka davanti alla medesima scelta ma stavolta impersonificando il lato oscuro e affrontando la sua ex apprendista con la lama rossa e con i classici occhi gialli da sith. I due tornano a combattere nel Mondo tra i Mondi e qui vediamo nuovamente un Anakin che cambia il suo aspetto in Vader per qualche secondo cambiando anche la sua voce e il suo metodo di combattimento, andando ad avvicinarsi più ai colpi pesanti ma meno agili di Vader.
Anakin esclama ad Ahsoka “è ora di morire” e ci viene mostrato che proprio in quell’attimo Ahsoka ha la possibilità di uccidere Anakin andando a confermare che il concetto di vita e morte portato avanti fin dall’inizio non è altro che una metafora per intendere il lato chiaro o il lato oscuro. Ahsoka sceglie di vivere gettando la spada del suo maestro giù dal Mondo tra i Mondi (interessante notare che gli occhi di entrambi erano diventati gialli tornando poi al loro colore naturale).
Ahsoka dopo aver gettato la spada e scelto di vivere abbraccia a pieno il suo retaggio ma sa che non dovrà seguire le orme del maestro per forza, a fine di questa scena Anakin esclama “hai ancora speranza” citando la frase che gli disse a fine battaglia di Christophsis nel film “Star Wars: The Clone Wars“. Anakin sparisce facendo finire questo viaggio non ancora ben definito e facendo risvegliare Ahsoka nell’oceano dove verrà salvata proprio da Hera e gli altri. Ahsoka ciò nonostante continua a chiamare Anakin come se volesse ancora domandargli qualcosa.
Ahsoka si risveglia sul T-6 dove essa non indossa i suoi vestiti finora indossati (chiara anticipazione dell’imminente cambio di outfit). Sarà Huyang ad aggiornarla per primo sulla situazione di Sabine e qualche istante dopo i due scendono dalla nave per andare verso le rovine dove vediamo Jacen e Chopper giocare.
Ahsoka ringrazierà Jacen per averle salvato la vita e per parlare a Hera in privato chiederà a Huyang di mostrare il T-6 al ragazzo il quale farà delle domande al droide, che risponderà in maniera netta ma comica. Qui Ahsoka utilizzerà nuovamente la tecnica vista nel secondo episodio ovvero la Psicometria o echo della forza e riuscirà a capire cosa è successo alla sua apprendista.
Ahsoka capisce che la risposta per arrivare a Sabine sono i Purgill. Nel mentre vediamo Hera alle prese con la Cancelliera che avverte il generale che una flotta della Nuova Repubblica sta venendo a prelevarla per portarla su Coruscant, Mon Mothma cita la commissione di sorveglianza del senato (organo ripreso dall’opera legends “The New Jedi Order: Star By Star” nella quale era chiamata comitato della supervisione militare della Nuova Repubblica), è infatti probabile infatti che Hera subirà un processo e che quest’ultima possa venire degradata.
Ahsoka informa Hera del suo piano, qui possiamo dare uno sguardo al nuovo outfit di Ahsoka infatti essa è diventata “Ahsoka la bianca” chiara citazione a Gandalf (infatti come Filoni ha ammesso, esso è un grande fan del Signore degli Anelli).
I protagonisti raggiungono il branco di Purgill e Ahsoka uscendo dal T-6 tenta di comunicare con essi riuscendoci, nel frattempo Carson tenterà di tenere alla larga la flotta della Nuova Repubblica che potrebbe spaventare i Purgill, esso lo fa in un modo che ricorda molto la scena iniziale di Episodio 8 in cui Poe Dameron distrae il Primo Ordine. A comando di questa flotta vi è il capitano Girard affiancata dal sottufficiale di specie Ishi Tib, Teva citerà anche la base Adelphi vista in “The Mandalorian stagione 3” nella quale era presente Zeb.
La scena ritorna dai Purgill dove Jacen dice che Hera gli raccontava spesso come Ezra tramite le balene ha portato i cattivi lontano lontano (citando la famosissima frase iniziale di ogni prodotto di Star Wars), Ahsoka e Huyang entrano nella bocca di un Giga Purgill, e con uno scambio di battute la Togruta dice al droide di essere pronta a qualsiasi destino, mostrando ancora di più la crescita fatta tramite quella esperienza.
Con una colonna sonora magistrale i Purgill saltano nell’iperspazio chiudendo questo stupendo episodio.
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Opinione finale con voto
Questo è stato sicuramente l’episodio più emozionante non solo di Ahsoka ma di tutte le serie live action di Star Wars. Accompagnata da una regia ottima e da una sceneggiatura incredibile per non parlare poi della colonna sonora che lascia ogni volta senza parole. Ogni episodio come sempre lascia una curiosità immensa per il prossimo e una curiosità di vedere come andrà a finire questa prima stagione di Ahsoka.
Voto: 10/10
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