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JOURNEY TO FOUNDATION – LA NOSTRA RECENSIONE! (2023)

Sviluppato e pubblicato da Archiact, Journey to Foundation è un rpg che riprende le storie narrate nel ciclo della Fondazione di Isaac Asimov (dal quale è tratta anche la serie tv “Fondazione” prodotta da Apple), e lo fa con una cura perfetta del materiale originale, pur inciampando durante il percorso e con qualche scricchiolio per quanto riguarda soprattutto il comparto tecnico. Di seguito la nostra recensione!


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Storia di Journey to Foundation

In Journey to Foundation impersonerete l’Agente Ward, un membro altamente qualificato della Commissione di Pubblica Sicurezza (che è anche un’organizzazione un po’ losca) dedita al mantenimento dell’ordine nell’Impero Galattico. Vi ritroverete inviati alla Periferia per indagare sulla scomparsa della figlia del governatore e, così facendo, scoprirete una minaccia per l’Impero che sembra alterare il futuro stesso dell’universo, così come il vostro stesso destino.

Anche per le persone che non si sono mai avvicinate né allo show televisivo né agli scritti di Isaac Asimov, la storia che sta al centro di Journey to Foundation è a dir poco appassionante, e abbraccia ogni sorta di situazione geopolitica e galattica tra intrighi, sotterfugi e, naturalmente, un sacco di pugnalate alle spalle e doppi giochi in abbondanza. Inoltre, è una storia molto divertente da giocare e sia i fan del materiale originale di Asimov che gli appassionati di fantascienza ne rimarranno entusiasmati.

Gameplay

Journey to Foundation è prima di tutto un rpg fortemente incentrato sulla narrazione, in cui la storia e la sceneggiatura sono al centro dell’attenzione, piuttosto che essere pieno di azione e combattimenti nello spazio. Il gioco fa molto affidamento sul dialogo e sulla conversazione che avrete con il cast di personaggi che incontrerete. È qui che il gioco si ramifica davvero, poiché vi farà prendere delle scelte e le scelte che farete avranno conseguenze e daranno forma alla storia attraverso tutta la galassia.

Al di fuori della selezione dei dialoghi, avrete un’abilità chiamata Mentalic. Potrete usare questa abilità per leggere nella mente, influenzare le persone e cambiare le loro emozioni. Questo può aiutarvi a scoprire alcune informazioni utili che potrete utilizzare anche per cambiare l’esito delle conversazioni.

Quando non sarete impegnati nelle conversazioni, ci sono molteplici elementi nel gameplay, come assumere travestimenti, hackerare, arrampicarvi in giro per le mappe. Con un paio di strumenti a vostra disposizione che vi permetteranno di tagliare oggetti o hackerare serrature. Tutte queste parti funzionano abbastanza bene e i puzzle di hacking sono molto ben realizzati. Durante i vostri viaggi imparerete di più sull’Impero Galattico e sulla Fondazione e troverete anche nuovi set di chip per il blaster, che potrete alternare al volo per sfruttare l’arma migliore a seconda della situazione attuale.

Comparto tecnico e grafico

Archiact ha fatto un lavoro fantastico nel dare vita al mondo di Journey to Foundation nella realtà virtuale, ma la qualità del comparto tecnico è abbastanza altalenante. Sono presenti sezioni fantastiche che vi lasceranno a bocca aperta, ma poi poco dopo vi troverete in ​​un’area in cui lo sfondo sembra un dipinto 2D. Fortunatamente tutto ciò non interrompe più di tanto l’immersione, ma è una situazione strana che stona tantissimo con la cura applicata al resto del gioco.

La recitazione vocale è eccezionale, il cast ha davvero dato vita ai personaggi e alla storia con le loro interpretazioni. Ognuna delle ambientazioni della galassia ha i suoni ambientali adatti e coerenti sia all’interno o all’esterno delle strutture, e anche la la colonna sonora che è molto fedele al materiale originale.

Conclusione e Voto

Archiact ha svolto un lavoro eccezionale nel portare la serie Foundation di Isaac Asimov nel mondo della realtà virtuale. La storia piena di scelte che influenzano il corso degli eventi è ben scritta, e anche il gameplay seppur molto basilare funziona bene. Peccato però che il comparto tecnico e grafico sia molto altalenante, e alterna zone estremamente dettagliate a zone che sembrano essere state realizzate in 2D per quanto sono pessime.

Storia

Gameplay

Comparto tecnico e grafico

VOTO: 7 / 10

Versione testata: Meta Quest 3

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E voi avete già giocato a Journey to Foundation? Fateci sapere la vostra opinione nei commenti!

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