ECCO 3 MODI IN CUI IL LICENZIAMENTO DEL CEO DISNEY IMPATTERÀ LE PROSSIME FASI! (2022)
Con Bob Chapek alla Walt Disney Company e Bob Iger che reclama il suo ruolo di CEO, i Marvel Studios potrebbero trovarsi di nuovo di fronte ad un cambio di direzione.
Ricordiamo la notizia che ha infiammato il mondo dell’industria dell’intrattenimento. Domenica 20 novembre Bob Chapek si è dimesso (o è stato rimosso) da CEO della Disney e, inaspettatamente, Bob Iger è tornato al comando.
Lasciando da parte le speculazioni, ciò che è stato chiaro da quando è arrivata questa notizia è che il consiglio di amministrazione della Disney non era soddisfatto della performance di Chapek da quando è diventato CEO della Disney all’inizio del 2020. E’ chiara anche un’altra cosa: verranno apportate modifiche. Questo cambio di leadership non è solo per aiutare la percezione che ha il pubblico della Marvel, ma anche per guidare l’azienda in una nuova direzione che sia redditizia ma anche gradita ai fan più fedeli.
Essendo stato l’amministratore delegato quando la Disney ha acquistato la Marvel, Bob Iger è ha avuto una parte importante nel suo successo negli ultimi dieci anni. Dalla sua partenza dalla Disney, il presidente dei Marvel Studios (sotto Chapek come CEO) ha il merito di aver rilasciato sette serie MCU live-action, due uscite speciali e la tanto contestata uscita di Black Widow in contemporanea su Disney+ e al cinema.
I Marvel Studios rimangono una delle realtà di maggior successo della Disney, quindi la sfida di Iger sarà quella di rimodellare il futuro della società, il che avrà diversi effetti sull’MCU.
Riorganizzare serie, film e uscite speciali
Il business dello streaming di Disney, inclusi Disney+, Hulu ed ESPN+, ha perso $ 1,5 miliardi durante il terzo trimestre.
Bob Chapek ha investito molto nel servizio di streaming, dando il via libera a numerosi film e serie in streaming come CEO, tanto che, i film Pixar Soul , Luca e Turning Red sono stati distribuiti esclusivamente su Disney+ in Nord America, cosa che ha sollevato parecchie discussioni.
Questa decisione ha infatti reso Chapek piuttosto impopolare tra i fan della Pixar, rafforzando ulteriormente l’idea che i contenuti indirizzati direttamente allo streaming siano la via del futuro. Questa tuttavia non sembra essere una direzione molto redditizia. Nonostante Chapek affermi continuamente che lo streaming realizzerà un profitto entro il 2024, la spesa è stata esagerata rispetto agli altri comparti dell’azienda.
Durante il Comic-Con di San Diego del 2022, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha rinnovato l’importanza che ha lo streaming per la Marvel. Il capo della Marvel ha promosso ben sei serie in uscita nel 2023 e nel 2024, tra cui Secret Invasion, Echo, la seconda stagione di Loki, Ironheart, Agatha: Coven of Chaos e Daredevil: Born Again.
Si tratta di progetti piuttosto costosi, i primi rapporti indicano infatti che la Disney starebbe spendendo una media di 25 milioni di dollari per episodio nelle serie Marvel. A differenza di un film destinato alla grande distribuzione, tecnicamente non si guadagnano molti soldi con queste serie. Disney+ potrebbe anche aumentare il numero di abbonati ma i continui costi di produzione si stanno sommando.
Le serie in programma per la fase 5 dovrebbero già essere al sicuro ma per il 2025 e oltre la Disney potrebbe decidere di dare il via libera a un minor numero di serie Marvel, a seconda di quanti soldi lo streaming continua a perdere. Un fattore chiave sarà il prezzo del servizio.
Disney+ cambierà il suo modello di prezzo l‘8 dicembre. Una versione supportata dalla pubblicità di Disney+ costerà $ 8 al mese e la versione senza pubblicità costerà $ 11 al mese o $ 110 all’anno.
Tutto sommato, non ci sarebbe da sorprendersi se la produzione delle serie Disney+ da parte dei Marvel Studios dovesse rallentare. Iger potrebbe prendere la decisione di ridurre le produzioni originali realizzate esclusivamente per lo streaming.
Nella fase 4 c’erano dieci progetti per lo streaming e sette uscite cinematografiche (inclusa Black Widow ). Con Disney + che sta prosciugando le risorse della compagnia, aspettiamoci che Iger torni a guidare la Disney.
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I rapporti con i creativi
Bob Iger è noto per i suoi rapporti con i creativi e gli attori. E’ stato evidente quando Spider-Man ha quasi lasciato l’MCU e Tom Holland ha contattato Iger personalmente, portando alla fine la Disney e Sony a rinegoziare l’accordo.
Il rumor è che che Chapek non sia molto amichevole e benvoluto tra gli attori e i creator. Prendiamo ad esempio la questione Scarlett Johansson, l’attrice, in veste anche di produttrice esecutiva citò in giudizio la società in seguito al rilascio in streaming del suo film in contemporanea con la proiezione nei cinema.
Secondo quanto riferito, Kevin Feige era “arrabbiato e imbarazzato per il rilascio di Black Widow”. Un inizio difficile per Chapek , dato che questo fu il primo progetto Marvel rilasciato sotto la sua guida.
Continuando su questa falsa riga, il protagonista di Shang Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli, Simu Liu, rimase sconvolto dai commenti dell’allora amministratore delegato che definì il film “un esperimento interessante”.
Un piccolo miglioramento apportato da Iger è stato invece restituire il potere ai creators. Chapek aveva infatti riorganizzato la struttura, affidando agli studi Kareem Daniel, l’ex capo della divisione Media and Entertainment Distribution. Daniel fu lasciato andare poiché Iger vuole creare “.. una nuova struttura che rimetta più decisioni nelle mani dei nostri team creativi e razionalizzi i costi..”
Una voce ancora peggiore è circolata allo show The John Campea, indicando che i dirigenti creativi della Disney (incluso Feige) potrebbero aver dato alla compagnia un ultimatum che ha portato al licenziamento di Chapek.
I dirigenti creativi, i produttori, i registi e gli attori della Marvel probabilmente si saranno contenti all’idea di avere più potere e controllo sui loro progetti. Iger sta ponendo l’accento sul compiacere i creators con la speranza di una crescita continua nei rapporti di lavoro, per migliorare film, serie ecc.
Una cosa che manca alla Disney sono però i diritti cinematografici del personaggio più iconico della Marvel: Spider-Man.
L’incerto futuro di Spider-Man
Nel 2015 fu raggiunto un accordo senza precedenti tra Bob Iger (CEO della Disney) e Tom Rothman (Capo della Sony Pictures) per portare Peter Parker nell’MCU per la prima volta.
Fu scelto per il ruolo Tom Holland, che fece la sua prima apparizione in Captain America: Civil War, il resto è storia. In collaborazione con i due studi, lo Spider-Man di Holland è apparso in due film sugli Avengers che hanno incassato oltre 2 miliardi di dollari e ha recitato in due film da solista che hanno rispettivamente incassato oltre 1 miliardo di dollari. Spider-Man: No Way Home non è solo il film con il maggior incasso dal 2020, ma anche il terzo film con il maggior incasso di sempre in patria.
La missione è stata un enorme successo, soprattutto per Sony, che ha lottato nei primi anni 2010 con i continui fallimenti al botteghino.
Nonostante il grande successo, i rapporti tra gli studi non sono sempre rimasti ottimi. La breve divisione tra gli studi che avrebbe quasi portato il Peter Parker di Holland fuori dall’MCU è stata per molti versi il miglior esempio del rapporto di Iger con i creators.
Holland ha chiamato Iger mentre era in un pub nel 2019, vedendo se c’era un modo in cui Spidey potesse continuare il suo viaggio all’interno del Marvel Cinematic Universe, sotto la guida della Disney. Alla fine, ciò ha portato Sony e Disney a concludere un nuovo accordo che ha visto i Marvel Studios ricevere circa il 25% dei profitti, e sostenere circa il 25% dei costi.
Il ragionamento iniziale che portò alla breve rottura era che la Disney/Marvel voleva ricevere il 50% dei guadagni del film di Spider-Man (l’accordo originale del 2015 era un semplice accordo di condivisione del personaggio in cui la Disney guadagnava $ 0 da qualsiasi film solista di Spidey).
Avanziamo velocemente al 2022, dopo il più grande successo tra i due studi ( quello di No Way Home ), potrebbe essere in lavorazione un altro nuovo accordo.
Sono infatti circolate voci secondo cui un nuovo accordo potrebbe già essere concluso, confermando il ritorno di Tom Holland nei panni di Peter Parker in un altra trilogia, sia con la Disney/Marvel che con Sony Pictures.
Dato che quest’ultima voce deve ancora essere confermata, è lecito ritenere che nulla sia già scolpito nella pietra. Il ritorno di Iger come CEO probabilmente contribuirà alla riuscita di questo accordo (qualora dovessero esserci intoppi nei negoziali). Il 71enne è stato presente durante tutte le trattative Sony/Disney e ha espresso (insieme a Kevin Feige) il desiderio di far penzolare Spider-Man per le strade di New York con gli altri personaggi Marvel di proprietà della Disney.
Alla fine, Iger ha problemi più grandi da affrontare riguardanti la Marvel, una potenza cinematografica e in streaming, che trasuda migliaia di possibili personaggi da introdurre e arricchire. Tuttavia, riorganizzare l’attuale struttura di streaming, lavorare a stretto contatto con i creators e garantire il futuro di Spider-Man nell’MCU sono tutti elementi importanti della posizione riconquistata di Iger.
Secondo voi quali direzioni prenderà l’universo cinematografico Marvel, sotto la nuova guida?
Fonte: The Direct