THE FLASH – LA NOSTRA NON-RECENSIONE! (2023)

The Flash, il nuovo titolo di casa Warner debutterà nelle sale italiane il 15 Giugno, raccontando la storia di Barry, l’altro Barry, Bruce, l’altro Bruce e chi più ne ha più ne metta! Noi di NerdAlQuadrato abbiamo avuto l’opportunità di dare uno sguardo al film in anteprima mondiale, e siamo pronti per condividere le nostre opinioni su uno degli ultimi titoli dell’ormai vecchio e morente DC Extended Universe. Dato che la strada è ancora lunga per vedere la pellicola in sala, ci andremo piano, ma allo stesso tempo ci teniamo a trasmettervi le emozioni che abbiamo provato, pronti? Si corre!

Attenzione: La versione mostrata in anteprima non sarà la versione della pellicola che verrà lanciata in sala, quindi è del tutto deducibile che ci saranno delle piccole differenze (forse tra cameo, dialoghi e piccole aggiunte o rimozioni di determinare scene), ma che sicuramente non stravolgeranno il succo dell’opera.

Opinioni generali

“The Flash” è stato sulla bocca di molte persone negli ultimi mesi. È diventato uno dei Cinefumetti preferiti da Maverick in persona, Tom Cruise, ed è stato ampiamente elogiato dai nuovi dirigenti di Warner e del DCU, James Gunn e David Zaslav. È stato addirittura definito come “il Cinecomic migliore di sempre“, ma come mai? 

La sensazione che “The Flash” si avvicini di più alle opere viste su carta che alle opere viste su schermo è potente. L’ammontare di personaggi e vicende che si susseguono con un velocità similare alla “corsa” di Barry riescono a regalare un tono continuo, che cattura l’attenzione, rapido ma al contempo semplice. È difficile sentirsi “spezzati” quando si guarda “The Flash” perché sono dall’inizio si è catapultati in un flusso nel quale è difficile districarsi via, perché è un flusso piacevole, che trasporta con relativa leggerezza. 

Ebbene sì, la storia di “The Flash” è una storia da “Comics“, che trova il suo spazio con imponenza sul grande schermo, facendo un figurone. Il Multiverso DC fa il suo debutto partendo fortissimo, con tanto di spiegoni sulla funzione delle realtà e dei viaggi nel tempo, con i quali possiamo aver sin da subito una visione chiara del contesto (che ci dici Marvel?). La sfumatura “Multiversale” ricorda davvero tanto le vicende di “Ritorno al Futuro” (più volte citato dai protagonisti): un continuo andare indietro per cercare di tappare i buchi e aggiustare le cose.

Cosa succede se aggiustando un buco ne creiamo un altro? Semplice, andiamo indietro di nuovo! Sarà questo il metodo con cui Barry otterrà di nuovo la vita pacifica che desidera, in compagnia dei suoi genitori? Non saremo di certo noi a dirvelo. Sappiate che la componente familiare di Barry non passa inosservata, anzi. Grazie a “The Flash” potremo scavare nel passato del nostro corridore, passando per la sua infanzia e adolescenza, capendo ed empatizzando con ciò che ha dovuto sopportare, e ciò che lo ha portato ad essere il Barry a cui ci hanno abituato i vecchi titoli di casa DC. 

Che dire dei personaggi?

La quantità di personaggi presente nella macro storia di Barry è notevole. Sicuramente il Batman di Michael Keaton ruba la scena, talvolta finendo per essere il più “spaccone” di tutti, altre volte ritrovandosi ad agire in modo antiquato in un modo modernizzato, che non cammina allo stesso passo. Nell’atmosfera “retrò“, però, riesce a farsi valere, e lo fa in grande stile.

Esploriamo il lato più “maturo” di Barry che, avendo a che fare con se stesso, si rende davvero conto di quanto possa essere fastidioso l’essere infantili. Attraversa una crescita solida e motivata dalle azioni (passate e presenti) che compie lui stesso, il “lui” di un’altra linea temporale. L’esperienza che acquisisce facendo da tutor a Barry 2 lo segnano inevitabilmente. Certo, i momenti da Flash come lo conosciamo non mancano, si tratta pur sempre di un adolescente, ma sicuramente “The Flash” ci ha fatto rendere conto di quanto il Barry di Ezra Miller, sia “adulto“, pensando e agendo in modo responsabile quando è necessario farlo.

I Kryptoniani sono i soliti Kryptoniani, alieni distanti dagli umani pronti a fare qualunque cosa pur di raggiungere il loro intento. È un grande piacere rivedere volti come quello di Michael Shannon nei pazzi di Zod e Antje Traue come Faora-UI. Ma lo è ancora di più vedere volti di nuovi Kryptoniani, come la Kara (Supergirl) di Sasha Calle, che si dimostra una valida controparte al cugino Clark, capace di fare rivivere, a tratti, le sensazioni del buon vecchio “Man Of Steel” del 2013.

E a livello tecnico?

Da buon Cinefumetto, “The Flash“, non è privo di azione, tutt’altro. Dall’inizio alla fine si è catapultati tra una corsa (che sia nel tempo o nello spazio) ad una scazzottata. Nel complesso, le sequenze intrattengono molto, ma non sono troppo distanti dalle classiche da “Cinefumetto“. La diversità dello stile d’azione si nota particolarmente a seconda dei personaggi che agiscono: c’è chi corre, c’è chi vola e c’è chi blocca i proiettili con il suo mantello! Insomma, siamo sicuri che i vostri occhi non si stancheranno, soprattutto in un paio di occasioni, con delle coreografie davvero ben riuscite.

Negli ultimi tempi non siamo stati abituati a un utilizzo della CGI eccezionale, fatte poche eccezioni. Purtroppo “The Flash” non è immune da questo problema, a tratti pare di star assistendo alle Cutscene di un Videogame, talvolta più o meno evidenti. Sicuramente la scelta delle ambientazioni luminose non aiuta, facendo apparire molti scenari fittizi e molte azioni compiute dai protagonisti “plasticose“.

Un punto a favore per la magistrale colonna sonora: gli arrangiamenti delle vecchie melodie dei film di Tim Burton sono un piacere per le orecchie. La maggior parte delle scene con protagonista il Bruce Wayne di Keaton è accompagnata dalle favolose musiche dei vecchi “Batman” e “Batman: Returns“, che (per i nostalgici) faranno davvero venire la pelle d’oca. Anche le altre creazioni musicali, escludendo Keaton, riescono tenere corda agli eventi che si susseguono sullo schermo, avvalorando il phatos o dando malinconia e delicatezza al momento giusto.

E i cameo?

Non vi sveleremo di certo i numerosi cameo presenti, ma sappiate che con molta probabilità rimarrete soddisfatti da ciò che vedrete. Le voci sulle possibili apparizioni in “The Flash” sono state numerosissime, vanno dalle più razionali alle più strampalate. Rimanendo evasivi, vi lasciamo dicendo che, i cameo, sì, ci sono. D’altronde, stiamo parlando di “Multiverso” no?

Considerazioni finali

Come giudicare “The Flash“? Probabilmente uno dei migliori prodotti sfornati da DC negli ultimi anni (ok, magari non ci voleva tanto). Entra assolutamente nella classifica delle migliori creazioni DC, al pari di “The Batman“, “The Suicide Squad” e “Peacemaker“, per citare i più recenti. Il vecchio universo ci sta iniziando a salutare, lo sappiamo tutti, e con “The Flash” ci saluta con prepotenza, schiettezza, decisione, lasciandoci bene, parecchi bene, ma con un piccolo rimorso o risentimento: e se tutti gli altri prodotti fossero stati di un livello simile? Spetterà al buon James Gunn non farci rimpiangere la storia di Barry e i suoi compagni. 

Per adesso “The Flash” rimane un’esperienza fantastica, che farà impazzire i più appassionati, e intratterrà con successo i più scettici o gli spettatori occasionali, caricandoli con foga e, forse, emozionandoli con il suo lato privo di “Metaumani“!

Voto: 9-/10

Avete visto The Flash alla premiere? Vi ricordiamo che il film uscirà il 15 giugno nei cinema italiani, andrete a vederlo al day one?