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Batman: Il Cavaliere Bianco – Le migliori storie della DC Comics! (2024)

Nel 2017, la DC Comics si preparava a stupire nuovamente i lettori e il mercato del fumetto americano con una miniserie composta da otto albi, intitolata Batman: White Knight” (in italiano “Batman: Il Cavaliere Bianco“), scritta e disegnata interamente da Sean Murphy, autore che si era già messo in mostra in opere pubblicate sotto l’etichetta Vertigo. L’idea era incredibilmente ambiziosa e rivoluzionaria: realizzare una storia che sovvertisse il classico rapporto tra Joker, Batman e Gotham, invertendo del tutto (o quasi) o ruoli. L’opera è stata accolta benissimo sin dal primo istante, permettendo – negli ultimi anni – la creazione di un universo posto fuori dalla continuity (ovvero a sé stante, fuori dagli eventi che accadono nella timeline principale), il “White Knight Universe”.

Col tempo, il primo capitolo si è consolidato sempre più come un capolavoro del fumetto moderno, venendo spesso e volentieri replicato graficamente. Per l’influenza esercitata e la sua estrema bellezza, tra le migliori storie edite dalla DC Comics non può mancare Batman: Il cavaliere bianco. Ecco, quindi, la nostra recensione-consiglio, che sarà così strutturata: recensione no-spoiler, recensione spoiler, paragrafo specifico sull’aspetto tecnico e un’opinione finale con voto.

Batman: Il Cavaliere Bianco
Batman: Il Cavaliere Bianco

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Recensione No-Spoiler

Il racconto comincia in medias res, mostrandoci sin dal primo istante un’inversione dei ruoli: Joker, o meglio Jack Napier, è l’uomo per bene, mentre Batman si ritrova in manette. In seguito, ha inizio la narrazione dei fatti che hanno portato a una situazione così strana e drastica. Tutto comincia un anno prima, quando il Cavaliere Oscuro si ritrova a inseguire Joker tra le strade di Gotham. Se pensate che il Batman di Terra-0 sia violento e sconsiderato, beh, non avete ancora visto questo.

Tutta la rabbia, l’imprudenza e la cattiveria quasi disumana di Bruce ci vengono esposte subito nel primo dei vari scontri tra i due arcinemici, ottenendo un effetto insolito: la pietà per Joker. Sean Murphy mette subito in chiaro le cose, qua il cattivo non è più il pagliaccio, è quell’animale del pipistrello.

Il concetto viene ripreso ed esasperato ancor di più nelle successive tavole di Batman: Il Cavaliere Bianco, dove vediamo Napier cercare di ricostruirsi una vita, lottando per salvare Gotham City oltre che sé stesso dall’oblio, mentre Bruce non fa altro che rimanere attaccato ai metodi tradizionali, continuando ad andare contro la legge, fin quando il commissario Gordon non ne avrà più e, di fronte a un bivio, sceglierà la soluzione più severa.

Se finora abbiamo letto quasi di una decostruzione del personaggio di Batman, da metà fumetto circa Sean Murphy comincia a ricostruire la sua figura, controbilanciando tutta la parte precedente, arrivando a un finale meraviglioso in cui ciascun personaggio ha avuto il suo momento di gloria, la sua crescita e le sue cadute. In altre parole, Murphy ha fatto un lavoro incredibile su ciascun personaggio, umanizzando ogni protagonista in modo eccezionale, con una maestria paurosa.

Questa perfezione nella narrazione è condita da un’altrettanto impeccabile parte grafica, dove il tratto tagliente e ruvido di Murphy si sposa incredibilmente bene con gli ambienti di Gotham City, mentre i colori, studiati a pennello, creano delle atmosfere da urlo, che evidenziano ancor di più le emozioni provate dai personaggi in quelle specifiche tavole.

Purtroppo, però, per leggere Batman: Il Cavaliere Bianco, è consigliabile avere almeno una buona conoscenza del background del Batman principale, di Terra-0.

Voto: 10/10

Batman: Il Cavaliere Bianco
Batman: Il Cavaliere Bianco

Recensione Spoiler

Con Batman: Il Cavaliere Bianco, Sean Murphy ci dona un’opera dolceamara. Dolce perché realizza con estrema cura il rapporto tra Jack Napier e Harleen Quinzel, dandogli, per la prima volta, un lieto fine, con i due che riescono a sposarsi all’ultimo secondo, sebbene Jack sia ritornato Joker proprio nel momento della promessa. Abbiamo, quindi, una vera relazione romantica, che scalda il cuore, in cui l’amore è ricambiato da entrambe le parti.

Harley non viene più né picchiata né maltrattata, ma viene coccolata e stretta tra le braccia del suo tanto agognato principe azzurro. In questo senso, Murphy piazza in monto intelligentissimo una simili-critica alla versione New 52 di Harley Quinn, quella più moderna (apprezzabile nelle vesti di Neo-Joker), preferendole la versione classica di Dini e Timm (ovviamente reinterpretata). Perciò, per la prima volta, abbiamo anche un Joker che si redime (almeno in parte) e si cura, entrando nel cuore del lettore per la sua caparbietà e l’alta crescita personale vissuta. Amara, invece, chiaramente perché la storia del povero mister J. non riesce ad avere un vero e proprio lieto fine, dato il ritorno della controparte folle.

Chi, al contrario, ha un percorso di crescita che termina con un grande cambiamento è Batman. Presentato all’inizio come un uomo burbero, sconsiderato e bestiale, a tratti un villain, alla fine del fumetto diventa un eroe giusto, saggio, portatore di speranza. Si passa dall’iniziale pestaggio di Joker a una collaborazione parzialmente serena tra i due e il GCPD, a cui fa persino dono di tutto il suo parco di batmobili! Tale miglioramento ci viene ribadito nelle ultime pagine anche da Alfred, con una lettera strappalacrime in cui mette per iscritto che, per leggerla, Bruce avrebbe dovuto cambiare sé stesso, sconfiggere le proprie paure e iniziare a collaborare veramente con i suoi “fidati” assistenti Barbara e Dick.

Intorno alle figure di Jack e Bruce si genera, poi, un discorso bellissimo legato all’etica, a cosa sia giusto fare e cosa no per salvare Gotham. Quali sono i veri limiti della giustizia? Fin dove può spingersi la polizia per tenere al sicuro una città dominata da supercriminali, considerata da sempre con problemi “speciali”? “Batman: Il Cavaliere Bianco” tenta di dare una risposta anche a questo, trovando una sorta di bilanciamento tra una guerra pacifica e quella violenta, purtroppo necessaria (sempre più o meno contenuta).

Batman: Il Cavaliere Bianco
Bats fa dono dei propri veicoli high-tech.

L’aspetto tecnico di “Batman: Il Cavaliere Bianco” (scrittura e disegni)

C’è poco da dire sul reparto tecnico, perché è veramente privo di difetti. Avendo già parlato abbastanza della scrittura, è giusto riservare spazio alla parte grafica, sia alle tavole di Sean Murphy sia ai colori di Matt Hollingsworth.

Murphy sembra nato per ritrarre Batman. L’artista rappresenta il Cavaliere Oscuro in modo massiccio, quasi bestiale, però è in grado di umanizzarne la figura tramite alcune piccolezze: la barba incolta e ruvida e i segni dell’età che avanza. All’apparenza, Bruce può sembrare un essere sovrumano, ma alla fine, se si osserva attentamente, rimane una persona. Anche gli altri character design sono sulla stessa di linea di perfezione: Murphy dona eleganza e sinuosità a tutti gli altri personaggi, da Napier ad Harleen, da Gordon a Duke, da Dick a Barbara.

Stupiscono molto anche le matite di Matt Hollingsworth, sempre adatte all’atmosfera e sempre in grado di aumentare emozioni, sensazioni, impersonazione. Si possono citare come esempi: la tonalità di rosso scelta per il brutale primo scontro tra Bruce e Jack; il grigio quando viene mostrato Alfred sofferente; i colori spenti dopo che Jack ha preso in mano la situazione per la prima volta; i magnifici contrasti cromatici tra Napier e Joker etc…

Copertina variant di "Batman: Il Cavaliere Bianco"
Pezzo di copertina variant di “Batman: Il Cavaliere Bianco

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Opinione finale con voto

Concludendo, Batman: Il Cavaliere Bianco si tratta di un’opera incantevole, dal ritmo incessante, ricca di amore per tutti i personaggi del mondo di Batman, che Sean Murphy, nella sua reinterpretazione, dimostra di conoscere a pieno, esteriormente e interiormente. Per cogliere i riferimenti e l’importanza di alcune parti (come il discorso fatto da Bruce a Dick e Barbara, le ultime parole di Alfred e il finale) sarebbe meglio avere una buona conoscenza del background del Cavaliere Oscuro prima di imbarcarsi nella lettura.

Voto: 10/10

Batman: Il Cavaliere Bianco

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