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BATMAN: NÖEL – LA NOSTRA RECENSIONE DEL FUMETTO NATALIZIO! (2023)

Cosa succederebbe se il Natale incontrasse il mondo dei supereroi? Circa dieci anni fa, nel 2011, il famoso fumettista Lee Bermejo ha provato a trovare a una risposta a questa domanda realizzando il fumetto Batman: Nöel” (che chiaramente non è canonico all’interno di Terra-0, cioè non va a influenzare direttamente gli eventi dell’universo principale), che fonde l’universo della DC Comics e Il canto di Natale, la storica novella di Charles Dickens. In occasione delle festività, noi di NerdAlQuadrato abbiamo pensato di portare una recensione dell’opera (qui il link per acquistarla, nel caso vi convincessi abbastanza nei paragrafi seguenti) per celebrare un po’ l’arrivo del Natale.

L’articolo sarà così strutturato: la prima parte sarà occupata da una recensione no-spoiler, che lascerà poi il posto a una parte spoiler e dei paragrafi che approfondiranno l’aspetto tecnico e la scrittura, prima di arrivare all’opinione finale e la relativa conclusione.

“Batman: Nöel

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Recensione No-Spoiler

Sin dalle prime pagine di Batman: Nöel traspare una cura quasi maniacale per il dettaglio, che si protrarrà fino alla fine. Quest’attenzione non traspare solo nelle tavole di Bermejo (dei veri e propri quadri), impreziosite dalla colorazione di Barbara Ciardo, ma anche nei testi, dove c’è costantemente riguardo e rispetto nei confronti delle tradizioni dei personaggi e della novella di Dickens, le cui vicende vengono seguite dal fumettista in modo estremamente fedele.

Infatti, all’interno del fumetto, l’amore non è presente solamente come sentimento tra padre e figlio, bensì è anche quello di Bermejo verso i personaggi che sfrutta per narrare la “sua” storia e verso il classico racconto natalizio, che, come viene detto nella prefazione, rappresenta un libro molto speciale per l’autore californiano, siccome è stato il primo che ha ricevuto in regalo dalla propria nonna materna, Alice.

Nel corso degli anni, la DC Comics ha spesso rilasciato un albo speciale per il Natale, ma nessuno di quelli riuscirà mai a competere con l’atmosfera, la suggestività e l’emotività riscontrabili in Batman: Nöel .

Quindi, se vi sono piaciuti “Il canto di Natale” e/o almeno un po’ dei film da esso tratti, non rimarrete delusi neppure dalla sua trasposizione fumettistica, che vi farà piangere, gioire, urlare, esultare e mille altre emozioni diverse e contrastanti. Analogamente, quest’opera potrebbe fare al caso vostro se cercate una lettura diversa sul Crociato Incappucciato, o semplicemente un libro, un fumetto natalizio.

Voto: 10/10

Recensione Spoiler

Come già detto nel paragrafo sopra, l’amore è il cardine attorno al quale gira l’intera opera ed è anche il punto su cui vale spendere due parole in più.

In Batman: Nöel sono riscontrabili due tipi di amore: quello proprio dello scrittore per la storia che narra e quello padre-figlio. Entrambi, con il proseguire della lettura, diventano sempre più evidenti, in maggior misura il primo dei due. Si può notare, infatti, come Bermejo conosca alla perfezione ogni personaggio che usa, da Batman a Catwoman, e sia animato da una voglia indescrivibile di disegnarli.

L’idea di rendere Bruce il protagonista della storia fa già capire quanto Lee sappia sulla sua figura, poiché si tratta di un uomo che, quando cade, è solito rialzarsi più forte di prima, cosciente dei suoi errori (questo ci viene mostrato sul finire dell’opera quando “esce dalla sua tomba”). Anche Superman, rappresentato come ritratto di speranza e di valori indissolubili, è semplicemente perfetto e Joker, con il suo caos e terrore, mette la giusta dose di pepe alla alla storia.

Allo stesso tempo, l’autore è ugualmente devoto al testo originario di Dickens, in quanto cerca sempre di rispettarne i passaggi fondamentali, facendo unicamente delle piccolissime modifiche per adattare il contesto a quello di Gotham City, mentre l’originario era situato nella Londra di metà ‘800.

La più grande differenza è sicuramente la critica alla società, che nel riadattamento non è così evidente come nel modello. Nella visione di Bermejo – come lui stesso scrive all’inizio – predominano la redenzione, la speranza che l’uomo possa sempre cambiare e migliorarsi, che non sia mai troppo tardi per fare del bene.

Si tratta, così, di un’opera profonda, intrisa di significato e morale. Anche se è breve e scorre velocemente, richiede il suo tempo per essere letta, andando piano, fermandosi a rimuginare sulle frasi del narratore, sulle tavole e sui relativi chiaroscuri per capire tutte le sfumature di ciò che vogliono comunicare.

L’aspetto tecnico di Batman Nöel (disegni, scrittura e colorazione)

La sceneggiatura del fumetto è di livello superlativo. Bermejo ha saputo gestire sapientemente l’introduzione di un narratore di primo grado, bilanciando attentamente una narrazione esterna, come quella dei romanzi, ai classici balloon dei fumetti. Entrambi racchiudono frasi dalla potenza incredibile, come: “A volte bisogna morire per imparare realmente a vivere”.

Quando, invece, non le parole a comunicare, subentrano i disegni, quelli con cui l’autore, in questo caso, come ammesso da lui stesso, parla meglio al lettore.

Le tavole sono stupende, incriticabili. Il gioco col chiaroscuro, già evidente dalle tavole in bianco e nero, è accentuato dalla magnifica colorazione di Barbara Ciardo e rende le atmosfere un qualcosa di suggestivo, che rimane impresso nella mente. I colori, in effetti, hanno una parte molto importante. L’esempio più eclatante è quello di Superman, contornato da un bagliore luminoso che rappresenta la speranza che emana per le persone, e Batman, avente un costume scuro, scurissimo, che assorbe completamente la luce, senza rilasciarne nemmeno una briciola. A lui non importa della speranza, cerca solo di fare giustizia.


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Opinione finale con voto

Cos’altro dire su quest’opera, studiata nei minimi dettagli da Bermejo e realizzata ancora meglio? Se non vi bastano queste parole, le mie parole, lo faranno invece le tavole del fumettista californiano. Lasciate che vi parlino, confidatevi con loro.

Voto: 10/10


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