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TRANSFORMERS 2 – LA NOSTRA RECENSIONE! (2023)

In vista del prossimo film di Transformers (Transformers: Il risveglio), noi di Nerd Al Quadrato abbiamo recuperato l’intera saga diretta da Michael Bay per parlarvene durante tutto il mese di giugno!

Come nella precedente recensione, ricordiamo che l’intera saga di Transformers verrà ignorata per la produzione della prossima trilogia. Questo rende vano ma sicuramente piacevole un re-watch dei precedenti film. La recensione non è suddivisa in parte spoiler e non spoiler per l’anzianità, per così dire, del secondo film.

Vi ricordiamo, inoltre, che questa è la seconda di una serie di recensioni dedicate alla saga. Il che ci porta a ricordarvi di controllare il sito per i prossimi contenuti!

Transformers 2
Transformers 2 – La vendetta del caduto

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L’espansione

Questo secondo capitolo si apre molto diversamente rispetto al primo. I ritmi sono sin da subito ben scanditi da scene frenetiche accompagnate dalla mitica colonna sonora composta da Steve Jablonsky, ma si prende comunque del tempo per spiegare la situazione in cui si trovano i personaggi che abbiamo conosciuto nel precedente film.

Son passati due anni dalla sconfitta di Megatron, leader dei Decepticon. Sam Witwicky, il protagonista, è impegnato con la vita da teenager tra fidanzate e preoccupazioni varie. Per non parlare dell’inizio di un nuovo percorso di studi al college e dell’abbandono parziale del nucleo familiare. Gli Autobot, invece, hanno stretto un patto di alleanza con le forze armate americane per braccare ed eliminare gli ultimi Decepticon rimasti.

La trama si evolverà velocemente quando questi ultimi, nonostante la caccia ai loro danni, riorganizzeranno le proprie fila resuscitando Megatron utilizzando un frammento dell’AllSpark revocato agli americani da alcuni Decepticon difficilmente rilevabili. Megatron non perde un secondo di più e corre dal suo superiore, The Fallen.

Nel frattempo Sam scopre di avere un secondo frammento dell’AllSpark nella felpa che indossava durante il combattimento finale del primo film. Il frammento provoca una serie di cambiamenti al ragazzo come spasmi o attimi di intelligenza inspiegabili, ma il particolare più rilevante è il fatto che il frammento, nel momento in cui è stato toccato, ha trasmesso tutte le sue informazioni al cervello di Sam.

Transformers 2
Megatron e Il Caduto | Transformers 2

Questo ha reso Sam nuovamente il personaggio al centro dell’attenzione poiché sia gli Autobot, compreso Optimus Prime, che i Decepticon, compreso Megatron, sono alla ricerca delle informazioni trasmesse al protagonista dal frammento, ovvero delle coordinate per la tomba di un gruppo di antichi Prime. Arrivati a questo punto è doveroso spiegare che i Prime sono dei Transformers molto più potenti degli altri e che la loro creazione è opera di un essere ancora superiore (cosa che vedremo nel quinto film con Quintessa).

Durante il corso del film, gli spettatori possono degustarsi numerosi combattimenti mozzafiato tra cui uno particolarmente toccante in cui Optimus Prime ci lascia le penne a causa dell’alto numero di avversari. Infatti, durante il combattimento, Megatron riesce a trafiggerlo con una lama in mezzo al petto, luogo in cui risiede la forza vitale della maggior parte dei Transformers.

Il gruppo di protagonisti, composto da Sam, Mikhaela, l’agente Simmons e il compagno di stanza del college di Sam, Leo, incontra JetFire, un vecchio Decepticon riconvertito alla causa degli Autobot, ovvero la tutela e la difesa della vita sulla terra. Quest’ultimo spiega a Sam che le informazioni contenute nel suo cervello non sono altro che delle coordinate per la tomba dei Prime, la quale custodisce la Matrice del Comando, e che le piramidi, in realtà, sono state costruite dai Prime venuti sulla terra quattro mila anni fa per assorbire il sole.

La Matrice, nell’universo narrativo della saga, è una reliquia dall’immenso potere di riportare in vita un Transformers (obiettivo degli Autobot) o di attivare una delle tre piramidi di Giza.

Il tutto si conclude con uno scontro finale a dir poco spettacolare tra Autobot, con a capo Optimus Prime, e i Decepticon, con a capo The Fallen, nei pressi delle piramidi, in Egitto. Tutto il film prende il meglio dal precedente e lo migliora ulteriormente. Questo avviene anche e soprattutto col conflitto finale in cui vediamo i Decepticon, con a capo The Fallen, tentare di attivare una delle piramidi con l’aiuto di un Transformers enorme composto da più Transformers (un po’ come i Power Rangers). Grazie alla riabilitazione di Optimus Prime utilizzando la Matrice, però, ancora una volta i Decepticon vengono sconfitti e si vedono costretti a ripiegare, compreso Megatron.

Transformers 2
JetFire, il Decepticon convertito | Transformers 2

Un cast e una sceneggiatura di qualità

Parlando del cast, in questo film rivediamo Shia LaBeoulf nei panni del protagonista, Sam Witwitcky, Megan Fox nei panni dell’affascinante Mikhaela Banes, John Tuturro, interprete dell’agente Simmons, Josh Duhamel, interprete del capitano Lennox, Tyrese Gibson nei panni del sergente Epps e l’immancabile famiglia WitWicky, ovvero Ron (Kevin Dunn) e Judy (Julie White).

Vogliamo, poi, menzionare Ramon Rodriguez, interprete di Leo Spitz, Isabel Lucas, interprete di Alice, Peter Cullen, voce di Optimus Prime, Hugo Weaving, voce di Megatron, Tony Todd, voce di The Fallen, e Mark Ryan, magnifica voce di JetFire.

La grande differenza tra questo capitolo e quello precedente viene scandita dalla prova attoriale svolta da Shia LaBeoulf, il quale rende perfettamente il personaggio su schermo ed esegue alcune sequenze a dir poco impressionanti per via della grande dedizione e concentrazione che richiedono. Niente da togliere agli altri componenti del cast, logicamente. Ad esempio John Turturro, il quale ci dona un interpretazione davvero carismatica del proprio personaggio.

Anche la sceneggiatura, rispetto al primo film, migliora. Stavolta si narra una storia particolarmente interessante con un ritmo rapido ben scandito dagli eventi e dal funzionale principio di causa-effetto. Purtroppo presenta ancora qualche problema per quanto riguarda la dimensione temporale, ma rimane comunque una sceneggiatura assolutamente valida!

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Mikhaela, John, Sam e Leo | Transformers 2

Un gradino più in alto

Anche in questo caso, ciò che stupisce del film è sicuramente l’aspetto tecnico, il quale migliora grazie all’evoluzione rapida della tecnologia avanzata che in quegli anni si faceva sempre più presente sul piano globale. Il fattore uditivo rimane un carattere distintivo della saga dal primo all’ultimo film, quindi questo non è da meno. A tal proposito, vorremmo far notare, in particolare, la sequenza durante l’ultima fase del film in cui un gruppo di Decepticon si uniscono e si trasformano in Devastator, un enorme Decepticon in grado di divorare anche le costruzioni più grandi e mastodontiche come le piramidi.

La regia rimane di Michael Bay, quindi inquadrature non sempre chiare ma adatte al ritmo frenetico e adrenalinico della pellicola. Nonostante lo stile, la scena dello scontro fra gli alberi tra Optimus Prime e un gruppo di Decepticon rimane una delle sequenze più belle dell’intera saga. Quindi, in questo capitolo, la regia si evolve e si porta ad un altro livello, il quale si alzerà ancora nel terzo capitolo!

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Michael Bay | Transformers 2

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Un’evoluzione vincente

Quando parliamo di Transformers parliamo di un film dalle grandi qualità ma soprattutto dalle grandi potenzialità. Potenzialità che non vengono mai rese realtà sul serio. Cosa che smorza un po’ l’alone di fascino e incredibilità che la pellicola progetta su carta e ottiene con ciò che mette in campo.

Come detto nella prima recensione, Transformers è pura azione. Questo lo distingue dal resto dei suoi simili, se così possono essere chiamati, e lo rende un prodotto degno di nota. Ciò non rende esente il lungometraggio da vari problemi piuttosto evidenti come la temporaneità degli eventi molto irrealistica o la regia particolarmente danzante tra la spettacolarizzazione e l’incomprensibilità. Un fattore rende questo film oggettivamente valido di fronte alle varie critiche: la narrazione.

Attraverso una narrazione più che sufficiente dei fatti e una coesione temporale fondata in base a dialoghi coesi e logici, l’espansione della trama, introdotta piuttosto lentamente nel primo film, avviene con successo e, anzi, risulta uno spettacolo per gli occhi per via dei combattimenti mozzafiato che si ha la possibilità di ammirare durante il corso degli eventi.

Voto: 8/10

Voto:

Transformers 2
Optimus Prime nei boschi | Transformers 2

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E voi? Cosa ne pensate di questo secondo capitolo?

Massimo Massullo

Massimo Massullo. Redattore di Nerd Al Quadrato. Studente iscritto alla facoltà di Lettere e Filosofia (articolazione di Filosofia), presso la Sapienza di Roma. Aspirante scrittore, filosofo e professore. Amante del cinema e del mondo nerd.

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