TRANSFORMERS 3 – LA NOSTRA RECENSIONE! (2023)

Parliamo di Transformers 3! Siccome a giugno è uscito il nuovo capitolo della saga, noi di Nerd Al Quadrato abbiamo deciso di recuperare tutta la saga di Transformers e recensirne i singoli capitoli che la compongono!

Vi ricordiamo, come nella precedente recensione, che l’intera saga di Transformers verrà ignorata per la produzione della prossima trilogia. Di conseguenza, vi consigliamo un re-watch della saga poiché può far piacere rivivere alcune scene che per la maggior parte di noi hanno segnato alcuni piccoli momenti del nostro passato.

Facciamo presente che la recensione non verrà suddivisa in parte spoiler e non per l’anzianità, per così dire, di Transformers 3. Inoltre, si preferisce per rendere il discorso più lineare.

La conclusione

Questo Transformers 3, terzo capitolo della saga, segue i precedenti nella struttura. Infatti, si apre con un ulteriore ma stavolta leggera espansione della lore mostrando Cybertron in guerra e, di preciso, una navicella spaziale in fuga, la quale, tra l’altro, dovrebbe rappresentare l’unica possibile soluzione alla guerra. All’interno della navicella è conservato il corpo dormiente di Sentinel Prime, ovvero un Autobot in grado di ripristinare l’ordine su Cybertron attraverso l’utilizzo di alcuni “pilastri”.

Il protagonista è sempre Sam Witwicky. Stavolta lo vediamo alle prese col mondo del lavoro e una nuova fiamma. In seconda battuta, ovvero all’inizio effettivo del film, viene mostrato un Sam ormai adulto in cerca di lavoro alle prese con numerosi colloqui. Nel frattempo, fa il ritorno in scena Optimus Prime, il quale ci annuncia che il mondo umano è cambiato molto dagli ultimi eventi che hanno riguardato i protagonisti. Ora le città umane sono protette da rivelatori di tracce di Energon, carburante dei Transformers, e da sistemi di difesa a lungo raggio.

Inoltre, il nostro Prime preferito afferma che gli Autobot ora lavorano insieme agli umani per difenderli da sé stessi e al tempo stesso attuano la ricerca dei loro acerrimi rivali, i Decepticon (sopravvissuti ai recenti conflitti). Il primo tra tutti che viene mostrato è Shockwave, un Decepticon particolarmente potente. Questo è forse uno dei problemi di questo terzo capitolo: Shockwave, un Decepticon mai sentito prima d’ora con uno screenplay di poco più di quindici minuti, viene presentato come il grande villain, una minaccia che conosce Optimus Prime e che ha con sé un arsenale da non sottovalutare.

Questo sottolinea il più grande problema di tutta la trilogia originaria: Megatron è il vero villain ma non è mai totalmente centrale. Il che lo rende quasi secondario e superfluo.

Pochi minuti dopo, viene riportato in scena Megatron e il suo club di Decepticon falliti. Accampati nel bel mezzo della savana, minacciano nuovamente il loro ritorno mentre tutti i personaggi presentati fino ad ora continuano il loro racconto. Il che rappresenta un fattore positivo: Transformers 3 gestisce in maniera ottimale i vecchi e nuovi personaggi creando una combriccola non indifferente in grado di divertire e stupire al tempo stesso. Merito del cast variegato, della messa in scena e della sceneggiatura colma di equivoci e fantasie simpatiche o disagevoli ma divertenti!

Dopo circa cinquanta minuti di introduzione i vari personaggi si riuniscono. Stiamo parlando dei vecchi e nuovi protagonisti, ovvero Sam, gli Autobot, il colonnello Lennox e Charlotte, nuova dirigente dell’intelligence nazionale americana. Una volta riuniti, Optimus utilizza la matrice per risvegliare Sentinel, il quale inizialmente risulta alleato.

Infatti, durante il suo risveglio si viene a conoscenza dei pilastri (citati poc’anzi) e del fatto che furono ideati come vera soluzione per la guerra di Cybertron. Una tecnologia in grado di ripristinare l’ordine assoluto. Dopo il suo risveglio, inoltre, Sentinel si confronta con Optimus per decidere quale Prime dovrà condurre gli Autobot contro il nuovo conflitto imminente. Nuovo conflitto dato per certo a causa del ritrovamento di un’antica tecnologia aliena a Chernobyl. Tecnologia che, ovviamente, cercano i Decepticon, motivo per il quale gli Autobot la sorvegliano costantemente.

Dopo qualche indagine svolta dagli umani con l’aiuto dell’agente Simmons e degli Autobot, Sentinel svela il suo vero obiettivo: concludere la guerra attraverso una mediazione tra Autobot e Decepticon. Il tutto avviene nel peggiore dei modi poiché il traditore attacca la base militare umana distruggendola e uccidendo Ironhide. Da qui si rivelano i fronti: Sentinel con Megatron e i conseguenti Decepticon contro Optimus e i conseguenti Autobot. Bisogna, però, puntualizzare il fatto che Sentinel non approva le mire belliche di Megatron, ma bensì cerca solo di ripristinare il suo tanto amato pianeta sfruttando la terra e il suo popolo. Insomma, ancora una volta Megatron viene messo da parte per lasciare spazio ad una nuova minaccia.

Una volta posizionati tutti i pilastri in giro per il globo, Sentinel dà il via al conflitto finale. Una nuova corsa contro il tempo che coinvolge tutti i personaggi presentati fino ad ora. La battaglia a Chicago, dalla durata di circa sessanta minuti, si contraddistingue per la spettacolarità delle scene che esprime da tutti i frame. Esattamente come ci si aspetta da un terzo capitolo della saga di Transformers.

Durante il conflitto finale di Transformers 3, alcuni personaggi ci lasciano le penne come Shockwave, Starscreams o Que. Il che rende il tutto il più avvincente poiché ricordiamo che questo terzo capitolo conclude la trilogia principale e non lascia spazio a futuri progetti. Per questo nei successivi film avviene un cambio di protagonisti.

Il tutto si conclude con un ennesimo conflitto conclusivo, con Cybertron in avvicinamento nell’atmosfera, tra Optimus e Sentinel, il quale segna la vittoria di Optimus e la sconfitta degli avversari. Esatto, finalmente anche Megatron viene sconfitto definitivamente da Optimus. Così si conclude la trilogia originaria. Una spettacolare trilogia pregna di scene mozzafiato. Con questo non si cerca di ridurre la spettacolarità del finale ma di rendere omaggio alla trilogia originaria, unica nel suo genere, nonostante qualche problema sebbene assolutamente passabile.

Un cast variegato

Il cast è sicuramente una punta di diamante con la quale Transformers 3 riesce a prendere una certa piaga intrattenente. Infatti, troviamo tra il vecchio cast Shia LaBeouf, interprete di Sam Witwicky, Josh Duhamel, interprete del colonello Lennox, John Turturro, il famoso agente Simmons, Tyrese Gibson, l’aiutante Epps, e gli immancabili genitori di Sam, ovvero Judy Witwicky (Julie White) e Ron Witwicky (Kevin Dunn).

Tra, invece, il nuovo cast abbiamo più comparse che vere e proprie parti: Ken Jeong, interprete del divertentissimo Jerry Wang, John Malkovich, nei panni del direttore Bruce Brazos, e il famoso Buzz Aldrin nei panni di sé stesso, ovvero uno dei primi astronauti a mettere piede sulla luna! E come non citare la nuova fiamma del protagonista “Carly Brooks”, interpretata da Rosie Huntington-Whiteley, e il rivale di Sam “Dylan Gould”, interpretato da Patrick Dempsey.

Transformers 3 – Cinema allo stato puro

Al di là dei problemi che affliggono tutti i capitolo della trilogia originaria, è doveroso dare a Cesare quel che è di Cesare, come si suol dire. Infatti, la suddetta trilogia influenza senza alcun dubbio il mondo dei Mecha e di questo genere di film, ovvero l’Action. Transformers è una trilogia con effettivamente qualcosa da raccontare tra ideali e princìpi morali. Per non parlare della spettacolarità della messa in scena decisamente degna di nota. Oppure, più banalmente, dei suoni che contraddistinguono le scene da altri film simili o delle macchine alte più di dieci metri che definiscono la saga dandogli persino il nome.

Mi ricorda un po’ le acrobazie del cinema muto. Niente trama, niente psicologia. Solo azione, reazione e movimento. Che poi è cinema allo stato puro.

Gianni Canova

Voto: 8/10

E voi? Cosa ne pensate di Transformers 3?