BLACK PANTHER: WAKANDA FOREVER – LA NOSTRA RECENSIONE (2022)
Oggi ci troviamo a recensire la pellicola conclusiva della fase 4, Black Panther Wakanda Forever. Il film aveva tanta curiosità attorno a se su diverse questioni, una su tutte era sicuramente capire come sarebbe andata avanti la storia del Wakanda dopo la prematura scomparsa del compianto Chadwick Boseman. Le risposte a questi dubbi sono arrivate il 9 di Novembre, saranno state soddisfacenti? Per scoprirlo per invitiamo a leggere la nostra recensione che trovate di seguito a questa introduzione.
La recensione sarà composta da una parte no spoiler, una parte spoiler e dalla spiegazione della scena mid-credit.
Recensione No-Spoiler
Sin da subito “Black Panther Wakanda Forever” rimettendo al centro delle sue vicende un argomento difficile da affrontare nella vita di tutti i giorni, da la sensazione di aver riportato il Marvel Cinematic Universe su dei binari più seri rispetto agli ultimi prodotti rilasciati dal brand. In questo caso l’argomento affrontato è l’accettazione del lutto, esso sarà il filo conduttore che unirà tutti i personaggi della pellicola, dalla loro reazione alla scomparsa delle persone a loro care, scaturiranno le loro caratterizzazioni.
Nonostante questa intrigante introduzione, il film presenta alcuni difetti evidenti di cui parleremo sia in questa parte che nella parte spoiler.
Le grandi problematiche si ritrovano prevalentemente nella scrittura della storia. La scrittura in se non è così svogliata, ma molti degli eventi che muovono la trama risultato forzati o affrettati. Inoltre ci sono troppe sottotrame che aggiungono veramente poco alla storia principale e questo ne risente sul ritmo della narrazione, questo specialmente nella parte centrale.
Per quanto riguarda invece il primo e il terzo atto il tutto risulta più equilibrato grazie anche alla regia di Ryan Coogler che riesce ad alternare bene scene di omaggio a Chadwick Boseman, scene introspettive e scene di azione.
Nonostante questi problemi, sotto l’aspetto del Worldbuilding questo film è riuscito a fare bene come nel primo film, ma in questo caso ad averne benefici non è stato solo il Wakanda, ma anche il regno di Namór: Talocan. Tutti gli aspetti del dominio del Kukulkan è una meraviglia per gli occhi, a partire dalla parte dedicata alla sua architettura sino ai loro costumi.
Ottimo anche il lavoro fatto con la lingua della popolazione che ricalca il linguaggio delle popolazioni meso-americane. La backstory di come il regno ebbe inizio è classica, ma funzionale per il contesto in cui la ritroviamo.
Il lato tecnico, invece, risulta essere la parte più solida di tutta la pellicola. Come detto prima, Ryan Coogler riesce a gestire molto bene l’alternanza di scene action e scene introspettive, creando così un buon ritmo narrativo che rallenta troppo solamente nell’atto centrale. La CGI in questa pellicola è probabilmente la più riuscita della fase 4 (se la gioca con Eternals) e il lavoro fatto da Ludwig Göransson alla colonna sonora è davvero ottimo visto che sforna dei temi che riescono a rimanere impressi nella testa dello spettatore.
Un plauso sul punto di vista musicale va fatto anche a Rihanna, che con il suo pezzo “Lift me up” riesce a creare un melodia emozionante che tocca il cuore delle persone.
Voto: 7/10
Recensione Spoiler
Iniziamo a parlare della parte spoiler cominciando dai personaggi. Su tutto quello più importante è sicuramente Shuri. Nonostante un ottimo lavoro di Letitia Wright che con la sua interpretazione riesce a dare una tridimensionalità inedita al personaggio e una scrittura abbastanza solida, si nota comunque che re Tchalla era un personaggio decisamente più di impatto.
Oltre a ciò la scrittura della principessa wakandiana risulta in alcune parti troppo affrettata (questo soprattutto ad inizio terzo atto). Al netto di questa bivalenza scritturale, il Black Panther di Shuri riesce comunque a risultare riuscito sia a livello di moveset sia a livello estetico.
Passiamo poi ad analizzare il personaggio della regina, la quale, nonostante il lutto per la perdita di suo figlio, riesce a rimanere forte per proteggere la sua terra natia. La ciliegina sulla torta di questa scrittura, è sicuramente il suo sacrificio a termine parte centrale, che la eleva come uno dei personaggi più riusciti dell’intera fase 4.
In questo film troviamo anche Riri Williams aka Ironheart, in questo caso il lavoro che si doveva fare con il personaggio era di tipo introduttivo in vista della serie tv sul personaggio che uscirà nel prossimo periodo su Dinsey Plus. (Qui la timeline completa delle prossime uscite)
Il tutto riesce molto bene in quanto Riri viene presentata come un personaggio molto interessante, ma allo stesso tempo non viene approfondita troppo, visto che questo ruolo spetta alla sua serie tv. Okoye non ha lo stesso ruolo del film precedente ma risulta comunque importante perché da inizio all’introduzione delle “Midnight Angels”, il sotto gruppo delle D’ora Milaje su cui probabilmente verrà ricavata una serie tv.
Nakia è forse la più debole tra i personaggi principali, ma nonostante ciò la sua scrittura rimane buona e Lupita Nyong’o le da un’ottima interpretazione. Buono anche il lavoro fatto sul personaggio di M’Baku, che oltre ad essere una buona spalla comica, è anche importante per la crescita di Shuri.
Per quanto riguarda invece Namór (lo scriviamo così perché il suo nome deriva dalla frase spagnola “el niño sin amór”) il lavoro fatto con lui potrebbe dividere i fan. Questa versione del personaggio tende infatti a distaccarsi molto dalla versione fumettistica (vi ricordiamo il nostro Wikiheroes su di lui), ma nonostante ciò la sua scrittura da villain rimane buona (anche se molto classica), in quanto la cacciata del suo popolo dalla terraferma da parte dei Conquistadores e la successiva depressione della madre per la nuova condizione sottomarina, è una motivazione valida per giustificare l’odio che prova verso il mondo intero.
Inoltre, si ha un ambiguità legata al comportamento del re di Talocan che lo rende molto interessante, elemento che piacerà a molti e che sicuramente aumenta l’hype generale su una sua prossima apparizione.
Per quanto riguarda la trama, come anticipato prima ci sono delle cose al suo interno che risultato forzate è troppo affettate. Per esempio il preambolo che porterà al conflitto tra Wakanda e Talocan è un po’ troppo forzato, per quanto il ricatto di Namór può essere uno strumento narrativo logico sensato per assicurarsi il Wakanda come alleato, ma la motivazione che lo porta a fare questo gesto, ovvero che entrambe le nazioni posseggono il Vibranio e che quindi il Wakanda deve intervenire per sventare il recupero di esso dell’oceano da parte delle altre nazioni mondiali, risulta forzato.
Altro esempio di scelta affretta è la sottotrama dedicata ad Okoye, che ha un inizio interessante ma che non ha una parte centrale e quindi quando si arriva al suo finale con l’introduzione delle armature delle Midnight Angels si sente la velocità eccessiva con cui si è arrivati a quella scelta.
Altra sottotrama che forse si poteva gestire meglio è quella dedicata ad Everett Ross, nonostante la presenza della sua ex moglie Valentina Allegra de La Fontaine (il personaggio che abbiamo visto per tutta la fase 4 a reclutare anti-eroi per il probabile progetto “Thunderbolts”), il tutto viene approfondito superficialmente e soprattutto aggiunge veramente poco alla trama principale, allungando troppo la durata della pellicola.
Per il resto come detto in precedenza la scrittura rimane abbastanza solida visto le problematiche produttive legate alla realizzazione del film (dipartita di Chadwick Boseman, infortunio di Letitia Wright durante le riprese, Pandemia ecc…).
Opinione finale con voto e spiegazione mid-credit
Prima di parlare dell’opinione generale sul film, ci sembra doveroso parlare della scena mid-credit. Shuri dopo aver salvato il Wakanda dalla minaccia di Namor e aver creato un’alleanza con la nazione del Kukulkan, accetta l’offerta fatta in precedenza da Nakia di recarsi ad Haiti (posto in cui la fiamma di T’Challa è andata ad abitare), qui incontra Toussaint il figlio di Tchalla e Nakia, ma successivamente il bambino rivela alla zia che il suo vero nome è lo stesso del padre, questo farà scoppiare in lacrime la nuova Black Panther che abbrucerà suo nipote.
La scena oltre ad essere un momento molto toccante, è anche una sorta di recasting molto rispettoso nei confronti del compianto Chadwick Boseman, scelta che sicuramente farà piacere a molti fan.
In conclusione della recensione, Black Panther Wakanda Forever non è un brutto film, ma al suo interno presenta diverse problematiche che toccano; scrittura della storia, ritmo narrativo e la caratterizzazione di alcuni personaggi. Al netto di questo, si possono ritrovare più pregi che difetti, la pellicola tranne per la parte centrale scorre molto bene e non annoia. Il lato tecnico è davvero impeccabile e la colonna sonora di Ludwig Göransson è una delle migliori di questa fase 4. Detto la nostra valutazione è positiva e vi consigliamo di recuperarvi la pellicola in sala.
Voto: 7/10
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Questa era, quindi, la nostra opinione sull’ultimo film di casa Marvel Studios, Black Panther Wakanda Forever, voi lo avete già visto? Andrete a vederlo? E se lo avete già visto aspettiamo le vostre opinioni, i vostri pareri qui nei commenti!