MOON KNIGHT – RECENSIONE DEL QUARTO EPISODIO DELLA SERIE (2022)
Oggi è stato rilasciato il quarto episodio di Moon Knight, intitolato “La Tomba” e noi, Marco e Gabri di Nerd Al Quadrato, abbiamo scritto questa recensione, contenente pareri strettamente personali, per voi.
Questa recensione del quarto episodio di Moon Knight si dividerà in varie categorie: una no-spoiler, una spoiler, una dedicata ai personaggi e al cast, una per quanto riguarda l’aspetto tecnico e l’ultima con le opinioni finali e il voto. Per chi non avesse ancora visto l’episodio, consigliamo di leggere solo la sezione no-spoiler.
Recensione No-Spoiler
L’episodio è il migliore della serie Moon Knight fin’ora e svolta totalmente la trama della serie ponendola su un piano alquanto insolito.
Recensione Spoiler
Gabri:
Ragazzi che episodio. Premetto col dire che fin’ora con i primi 3 episodi di Moon Knight ho trovato la serie piena di punti di forza quanto di punti deboli.
Con questo episodio di Moon Knight però devo ricredermi, e sto pensando che ha tutte le carte in regola per essere la miglior serie finora.
Nell’episodio vediamo Steven e Layla che, dopo essere sopravvissuti a un attacco da parte degli uomini di Arthur nel deserto, giungono a quella che sembra essere la tomba di Ammit, la quale in precedenza ha avuto come ultimo avatar Alessandro Magno (non me l’aspettavo).
Nella tomba di Magno, Steven e Marc trovano l’ushabti di Ammit, mentre Layla viene raggiunta da Arthur, il quale le racconta di come Marc faceva parte degli stessi mercenari che hanno ucciso suo padre.
Dopo questo avvenimento, Layla torna da Steven/Marc iniziando una lite, ma vengono presi d’assalto da Arthur e i suoi uomini, il quale spara due corpi mortali a Marc lasciandolo in fin di vita nell’acqua della tomba.
Dopodichè, la serie cambia radicalmente, e veniamo trasportati in una clinica psichiatrica (cosa già teorizzata dalla collega Margot e descritta attraverso una trama leakata).
La sequenza è in tutto e per tutto un richiamo fedelissimo alla trilogia di Lunatico scritta da Jeff Lemire, e vedendola sono letteralmente saltato dalla sedia. È esattamente confusionario come il fumetto!
Tutta la seconda metà è un gigantesco plot twist perchè la trama ha preso una bella piaga e non vedo l’ora di vedere come continuerà.
È anche un gran punto interrogativo, e resta da chiederci: è tutto vero, o è solo un’illusione?
Marco:
Dopo la scorsa puntata, che non mi ha fatto impazzire, non sapevo cosa aspettarmi e i primi minuti di questo episodio mi hanno proprio indotto a pensare che non avrei apprezzato questo episodio. Dall’inizio dell’episodio alla comparsa della creatura nella tomba, infatti, la puntata non mi ha preso più di tanto, ma da quando vediamo quella sorta di mummia vivente, che pare essere una “guardia” della tomba, il livello dell’episodio inizia ad alzarsi.
La scena in cui sventrava uno degli uomini di Harrow per mettere i suoi organi nei vasi canopi è stata una delle più macabre, se non la più macabra del MCU, nonostante quello che abbiamo visto era veramente poco. Dopo una interessante discussione con Harrow, Layla chiede a Marc spiegazioni sulla morte di suo padre e abbiamo finalmente la grande rivelazione sulla spedizione archeologica in cui Marc viene ucciso e successivamente resuscitato da Khonshu. Arrivati alla tomba di Alessandro Magno, Marc e Layla, trovano l’ushbati in cui Ammit è imprigionata, ma vengono interrotti da Harrow che spara a Marc.
Qui l’episodio raggiunge il suo punto più alto, e probabilmente anche quello dell’intera serie, mostrandoci quello che è senza dubbio un costrutto della mente di Marc in cui quest’ultimo è rinchiuso in un ospedale psichiatrico insieme ad altri personaggi visti nella serie come Layla, gli infermieri Billy e Bobby e Harrow che fa da direttore.
Tutta questa parte dell’episodio è ovviamente tratta da Lunatico di Jeff Lemire e Greg Smallwood e non ho potuto che apprezzare la fedeltà alla run fumettistica. Nelle battute finali vediamo come Steven e Marc siano entrambi lì fisicamente facendoci intuire che quello che vediamo è tutto un costrutto mentale successivo allo sparo. Tra l’altro Steven esce da un sarcofago e poco più avanti ne vediamo un altro in cui potrebbe essere chiuso il tanto atteso Jake Lockley. L’intera parte finale è stata quella che ho apprezzato di più e non vedo l’ora di vedere il prossimo episodio per avere più scene nell’ospedale psichiatrico.
Personaggi e Cast
Gabri:
Oscar Isaac nella parte ha dato il meglio di se, soprattutto nella scena in cui parla con Arthur psichiatra: le espressioni e gli sguardi davano l’esatta impressione di una persona mentalmente malata.
Credo che in questo episodio Isaac si sia elevato, dato che nei primi 3 episodi la sua versione di Steven, purtroppo, mi sembrava fin troppo stereotipata. Non che fosse un problema di Oscar, perchè è stato bravissimo anche con Steven, ma la scrittura del personaggio mi è parsa troppo simile a Max Dillon di TASM 2.
Inoltre nella scena della clinica si intravede un personaggio già apparso in Lunatico, ossia Crawley (solo parzialmente menzionato nel primo episodio) più due medici che sono un chiaro riferimento a Billy e Bobby.
Ho adorato anche quel mostro non meglio identificato che era nella tomba di Ammit. Molto repellente, e i versi che faceva erano davvero inquietanti.
È stato anche semi confermata la presenza di Jake, e non vedo l’ora di vederlo in azione.
Ma più di tutte, va fatta menzione al vero protagonista dell’episodio, ossia il Marvel Legend di Moon Knight che Marc possedeva in clinica. Che roba ragazzi.
Marco:
Le interpretazioni di Oscar Isaac sono state fenomenali in questo episodio, specialmente quella del Marc sedato che sembra veramente uno a cui hanno appena iniettato litri e litri di chetamina. Anche Ethan Hawke è stato bravissimo nella parte del direttore dell’ospedale psichiatrico che dice di essere stato malato anche lui come Marc, facendo un po’ l’occhiolino al fatto che è stato l’avatar di Khonshu. Brava anche May Calamwy che si dimostra all’altezza degli attori con cui calca la scena.
Aspetto tecnico
Gabri:
Anche qui c’è un bel cambiamento: la regia è come sempre superba, e ci sono trovate registiche che ho adorato.
In primis, il sangue. Finalmente, vediamo il sangue che tutti (io compreso) avevamo richiesto, e sembra che il Dio Khonshu abbia ascoltato le mie preghiere. Assistiamo, letteralmente, a una dissezione fatta da parte della creatura nella tomba di Ammit, che mi ha ricordato troppo lo stile cruento e macabro della serie di Hannibal.
È una scena che mostra molto e al tempo stesso nulla, ma il tutto è ben condito dai suoni delle interiora del “paziente” che ci aiutano non solo a crearci un’immagine di quello che sta succedendo, ma anche a farci venire la nausea.
L’ho adorato, semplicemente quello che volevo, e spero di vedere più scene cupe così.
Da menzionare anche la scena in cui Marc cade nell’acqua dopo essere stato sparato: l’ho trovata quasi poetica, come se stesse entrando nell’aldilà lasciandosi dietro un unico filo di luce che era la sua vita, ed entrando nel totale buio che è la morte.
Marco:
Colonna sonora bellissima come sempre e regia molto ben gestita. La scena successiva allo sparo in cui Marc cade in quella sorta di vuoto metafisico è stata realizzata veramente bene. Da lodare il design del set dell’intero ospedale psichiatrico tutto bianco che trasmette l’idea di asetticità che un luogo simile deve avere.
Opinione finale con voto
Gabri:
Top episodio. Il migliore della serie fin’ora.
Sono davvero felice di aver comprato e letto Lunatico prima della visione di questa serie, perchè altrimenti non sarei riuscito a gustarmela allo stesso modo in cui me la son goduta oggi. Le piccole pecche ci sono, ma veramente meno rispetto agli altri episodi di Moon Knight.
Promossa, 8½
Marco:
Quest’episodio è, per ora, quello che preferisco di più e spero veramente che i prossimi episodi rimangano su questa linea perché penso che fare meglio sarà difficile. Il mio voto a questo episodio è 8.
Concordate con la recensione? Cosa pensate di questo episodio di Moon Knight?
La serie segue Steven Grant, un impiegato di un negozio di souvenir, che viene colpito da vuoti di memoria e ricordi provenienti da un’altra vita. Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con il mercenario Marc Spector (Moon Knight). Mentre i nemici di Steven/Marc si avvicinano, i due devono indagare sulle loro identità complesse mentre si spingono in un mistero mortale tra i potenti dei dell’Egitto.